Il saggio, che sintetizza i risultati di ricerche condotte per diversi anni in archivi italiani, europei e statunitensi, analizza la politica italiana di assistenza allo sviluppo dagli anni Cinquanta ai tardi anni Settanta. Vi si sostiene che l’Italia avviò le prime politiche di aiuto, simbolizzate dalla ‘Legge Martinelli’ del 1961, per migliorare il proprio status all’interno dell’Occidente, per favorire la nascita del centro-sinistra. Rapidamente tuttavia queste radici politiche si indebolirono e l’esaurirsi del ‘miracolo’ rese impraticabile il trasferimento regolare di risorse ai pvs, mentre il tentativo di ancorare l’assistenza agli interessi economici nazionali (da cui le leggi sull’assistenza tecnica) non riusciva a darle vigore. Nel dibattito globale sulle strategie di sviluppo, il contributo italiano rimase modesto e il paese si mantenne in equilibrio fra mondialismo e regionalismo, liberismo e strutturalismo. Negli anni in cui il rapporto nord-sud occupò la scena mondiale, il ritardo organizzativo e istituzionale, l’assenza di strutture specializzate, le difficoltà di bilancio che fecero cadere i finanziamenti italiani al minimo storico confinarono il paese in un ruolo assolutamente minore, anche se in questo periodo si assistette al lento superamento di immaturità e inibizioni, grazie all’affermarsi di nuovi attori e nuove sensibilità nella società (da cui le leggi sul volontariato) e all’interesse dei partiti dell’”arco costituzionale” a trovare terreni comuni di azione internazionale. Paradossalmente quando nel 1979 il Parlamento licenziò la prima vera legislazione completa in materia di assistenza allo sviluppo e volontà politica e risorse divennero abbondanti, il teme perdeva di mordente per effetto dell’archiviazione del Nuovo ordine economico internazionale, della crisi debitoria, della critica neo-liberista alle strategie di sviluppo statocentriche e infine alla conclusione della guerra fredda.

‘L’Italia e l’assistenza allo sviluppo dal neo-atlantismo alla conferenza di Cancun del 1981’

CALANDRI, ELENA
2006

Abstract

Il saggio, che sintetizza i risultati di ricerche condotte per diversi anni in archivi italiani, europei e statunitensi, analizza la politica italiana di assistenza allo sviluppo dagli anni Cinquanta ai tardi anni Settanta. Vi si sostiene che l’Italia avviò le prime politiche di aiuto, simbolizzate dalla ‘Legge Martinelli’ del 1961, per migliorare il proprio status all’interno dell’Occidente, per favorire la nascita del centro-sinistra. Rapidamente tuttavia queste radici politiche si indebolirono e l’esaurirsi del ‘miracolo’ rese impraticabile il trasferimento regolare di risorse ai pvs, mentre il tentativo di ancorare l’assistenza agli interessi economici nazionali (da cui le leggi sull’assistenza tecnica) non riusciva a darle vigore. Nel dibattito globale sulle strategie di sviluppo, il contributo italiano rimase modesto e il paese si mantenne in equilibrio fra mondialismo e regionalismo, liberismo e strutturalismo. Negli anni in cui il rapporto nord-sud occupò la scena mondiale, il ritardo organizzativo e istituzionale, l’assenza di strutture specializzate, le difficoltà di bilancio che fecero cadere i finanziamenti italiani al minimo storico confinarono il paese in un ruolo assolutamente minore, anche se in questo periodo si assistette al lento superamento di immaturità e inibizioni, grazie all’affermarsi di nuovi attori e nuove sensibilità nella società (da cui le leggi sul volontariato) e all’interesse dei partiti dell’”arco costituzionale” a trovare terreni comuni di azione internazionale. Paradossalmente quando nel 1979 il Parlamento licenziò la prima vera legislazione completa in materia di assistenza allo sviluppo e volontà politica e risorse divennero abbondanti, il teme perdeva di mordente per effetto dell’archiviazione del Nuovo ordine economico internazionale, della crisi debitoria, della critica neo-liberista alle strategie di sviluppo statocentriche e infine alla conclusione della guerra fredda.
2006
Nazione, interdipendenza, integrazione: le relazioni internazionali dell’Italia (1917-1989)
9788843038107
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