1. Rifiutando l'ufficio di semplice traduttore; 2. Riscrivere lo stile; 3. Riscrivere l' «historia»: queste le articolazioni critiche del contributo, che parte dalla distinzione ciceroniana tra orator e interpres, di grande rilevanza nella teoria e pratica del vertere nel Cinquecento, e affronta l'analisi della riscrittura virgiliana in ottava rima, ovvero alla maniera dell'Ariosto, operata dal Dolce nell'Enea (1568) e nell'Achille e l'Enea (1570).
Riscrivere l'"historia", riscrivere lo stile: il poema di Virgilio nelle "riduzioni" cinquecentesche di Lodovico Dolce
BORSETTO, LUCIANA
1987
Abstract
1. Rifiutando l'ufficio di semplice traduttore; 2. Riscrivere lo stile; 3. Riscrivere l' «historia»: queste le articolazioni critiche del contributo, che parte dalla distinzione ciceroniana tra orator e interpres, di grande rilevanza nella teoria e pratica del vertere nel Cinquecento, e affronta l'analisi della riscrittura virgiliana in ottava rima, ovvero alla maniera dell'Ariosto, operata dal Dolce nell'Enea (1568) e nell'Achille e l'Enea (1570).File in questo prodotto:
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