1. «Ladroneccio», «furto», «plagio»; 2. Traduzione e furto nel Cinquecento; 3. Plagio nascosto vs furto palese: il «Quarto» di Virgilio «rubato» dall'Aretino; 4. Legittimazione del furto, ovvero plagio tipografico: L'Eneide del cambiatore «sotto il nome» del Vasio; 5. Furti moltiplicati archetipo del «proprio»: L'Eneida in Toscano di Aldobrando Cerretani. Nei diversi modi in cui avviene, la traduzione dai moderni non meno che dai classici rappresenta nel Cinquecento un banco di prova della lingua e dello stile e una straordianria opportunità di mercato, l'occasione di un transito continuo da un genere all'altro di materiali e l'opportunità del loro riflusso in autori diversi e nelle sedi più disparate, una risposta alla domanda sempre crescente di opere nuove e la garanzia del loro adeguamento ai modi e al gusto del tempo, il bisogno di subordinazione e di mimesi nei confronti di auctores inarrivabili e il pretesto per una vera e propria competizione tra pari. Il contributo illustra le diverse tipologie del furto legate alla dinamica comunicativa che questo comporta nel Cinquecento in un genere di grande rilievo come la traduzione virgiliana dell'Eneide.

Traduzione e furto nel Cinquecento. In margine ai volgarizzamenti dell'Eneide

BORSETTO, LUCIANA
1998

Abstract

1. «Ladroneccio», «furto», «plagio»; 2. Traduzione e furto nel Cinquecento; 3. Plagio nascosto vs furto palese: il «Quarto» di Virgilio «rubato» dall'Aretino; 4. Legittimazione del furto, ovvero plagio tipografico: L'Eneide del cambiatore «sotto il nome» del Vasio; 5. Furti moltiplicati archetipo del «proprio»: L'Eneida in Toscano di Aldobrando Cerretani. Nei diversi modi in cui avviene, la traduzione dai moderni non meno che dai classici rappresenta nel Cinquecento un banco di prova della lingua e dello stile e una straordianria opportunità di mercato, l'occasione di un transito continuo da un genere all'altro di materiali e l'opportunità del loro riflusso in autori diversi e nelle sedi più disparate, una risposta alla domanda sempre crescente di opere nuove e la garanzia del loro adeguamento ai modi e al gusto del tempo, il bisogno di subordinazione e di mimesi nei confronti di auctores inarrivabili e il pretesto per una vera e propria competizione tra pari. Il contributo illustra le diverse tipologie del furto legate alla dinamica comunicativa che questo comporta nel Cinquecento in un genere di grande rilievo come la traduzione virgiliana dell'Eneide.
1998
Furto e plagio nella letteratura del Classicismo
9788883191954
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/158486
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
  • OpenAlex ND
social impact