L'autore analizza la rappresentazione dello spazio in alcuni testi variamente memorialistici redatti da intellettuali italiani (Ferrucci, Pampaloni, Luperini, Pintor, Lisa Foa, Pirro, Cardini) a ridosso del cambio di secolo, verificando la presenza di un'opposizione passato/presente che tuttavia tende ad articolarsi su tre stadi, seppur non necessariamente presenti tutti in ciascuno scrittore: uno "contadino", collocato prima della seconda guerra mondiale, per certi versi premoderno; uno cittadino, proprio del secondo dopoguerra, della "modernità"; uno contemporaneo, successico alla rivoluzione informatica e alla cosiddetta globalizzazione, "postmoderno". Nei testi esaminati a quest'ultimo è in particolare collegata la sensazione di una perdita e di una crisi che riguarda anche gli spazi dell'agibilità del discorso culturale e politico.
Il dove perduto. Spazio materiale e spazio culturale nella memorialistica di fine '900
MOTTA, ATTILIO
2006
Abstract
L'autore analizza la rappresentazione dello spazio in alcuni testi variamente memorialistici redatti da intellettuali italiani (Ferrucci, Pampaloni, Luperini, Pintor, Lisa Foa, Pirro, Cardini) a ridosso del cambio di secolo, verificando la presenza di un'opposizione passato/presente che tuttavia tende ad articolarsi su tre stadi, seppur non necessariamente presenti tutti in ciascuno scrittore: uno "contadino", collocato prima della seconda guerra mondiale, per certi versi premoderno; uno cittadino, proprio del secondo dopoguerra, della "modernità"; uno contemporaneo, successico alla rivoluzione informatica e alla cosiddetta globalizzazione, "postmoderno". Nei testi esaminati a quest'ultimo è in particolare collegata la sensazione di una perdita e di una crisi che riguarda anche gli spazi dell'agibilità del discorso culturale e politico.Pubblicazioni consigliate
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