Sono stati sottoposti ad analisi preliminare un notevole numero di campioni (n. 25), genericamente definiti come scorie metallurgiche, variabili per forma, dimensioni e peso. Esternamente i campioni si presentano tutti con una spessa crosta di alterazione formata da minerali del suolo (miche, argille, feldspatì, quarzo), cementata in vario grado da minerali secondari di rame, in prevalenza malachite (Cu2(C03)(OH)2) e brochantite (Cu4(S04)(OH\J La forma degli aggregati varia da piccoli noduli di qualche cm e di peso intorno a qualche grammo, fino a larghi agglomerati planari o irregolari di 5-10 cm di diametro e peso fino a qualche decina di grammi. Il peso specifico medio è nettamente inferiore a quello normalmente misurato sui metalli e le scorie di fusione, Sonostati selezionati per l'analisi archeometrica sei campioni di forma diversa, scelti in base al maggior rapporto peso/dimensioni nel tentativo di riconoscere i noduli contenenti scorie o metalli. La Tabella 1 riporta le dimensioni ed i pesi originali prima del taglio per l'analisi. La sezione degli aggregati mostra in tutti i campioni una spessa crosta di alterazione ed un cuore metallico diversamente riconoscibile in base alla pervasività dell'alterazione. La completa assenza del metallo originale e la eterogeneità dello strato interno di lterazione nel campione CR15 (Fig. 75) si contrappongono con la freschezza del metallo ed i netti strati di alterazione nel campione CRI0 (Fig. 76).
Studio archeometallurgico di noduli metallici da Santa Caterina Tredossi
ANGELINI, IVANA;ARTIOLI, GILBERTO
2006
Abstract
Sono stati sottoposti ad analisi preliminare un notevole numero di campioni (n. 25), genericamente definiti come scorie metallurgiche, variabili per forma, dimensioni e peso. Esternamente i campioni si presentano tutti con una spessa crosta di alterazione formata da minerali del suolo (miche, argille, feldspatì, quarzo), cementata in vario grado da minerali secondari di rame, in prevalenza malachite (Cu2(C03)(OH)2) e brochantite (Cu4(S04)(OH\J La forma degli aggregati varia da piccoli noduli di qualche cm e di peso intorno a qualche grammo, fino a larghi agglomerati planari o irregolari di 5-10 cm di diametro e peso fino a qualche decina di grammi. Il peso specifico medio è nettamente inferiore a quello normalmente misurato sui metalli e le scorie di fusione, Sonostati selezionati per l'analisi archeometrica sei campioni di forma diversa, scelti in base al maggior rapporto peso/dimensioni nel tentativo di riconoscere i noduli contenenti scorie o metalli. La Tabella 1 riporta le dimensioni ed i pesi originali prima del taglio per l'analisi. La sezione degli aggregati mostra in tutti i campioni una spessa crosta di alterazione ed un cuore metallico diversamente riconoscibile in base alla pervasività dell'alterazione. La completa assenza del metallo originale e la eterogeneità dello strato interno di lterazione nel campione CR15 (Fig. 75) si contrappongono con la freschezza del metallo ed i netti strati di alterazione nel campione CRI0 (Fig. 76).Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.