Il saggio esamina la struttura territoriale dell’ordinamento svizzero dalla particolare prospettiva della dimensione consensuale-partecipativa che connota il sistema istituzionale svizzero. Il fatto che la popolazione svizzera sia, sotto molteplici aspetti, così variegata aiuta a comprendere la dinamica istituzionale del tutto peculiare dell’ordinamento svizzero. Alla complessità etnico-liguistica e religiosa non si accompagna, infatti, una distribuzione omogenea delle varie componenti della popolazione rispetto alla realtà territoriale delle istituzioni. Nei fatti, cioè, non si verifica che la popolazione stanziata sul territorio di un cantone sia esclusivamente protestante o esclusivamente cattolica. E neppure si verifica che nei Cantoni si parli esclusivamente una delle quattro lingue ufficiali. Tutto ciò vale ovviamente anche per i Comuni. Ciò che si riscontra, invece, è che una minoranza può sempre essere considerata maggioranza, e viceversa, a seconda del punto di vista dal quale la si guardi. Non a caso si usa definire la Svizzera come un modello di democrazia consensuale e/o compromissoria, impiegando tali termini senza quella accezione negativa cui in altri contesti siamo soliti associarli. L’obiettivo di massimizzare il consenso viene raggiunto attraverso un’ampia partecipazione del cittadino alla vita politica per mezzo sia degli strumenti di democrazia rappresentativa, sia di quelli di democrazia diretta (referendum e iniziativa popolare). Il quadro dell’articolazione del potere territoriale in Svizzera è variegato. Infatti, nell’ordinamento svizzero le fonti dell’autonomia locale si collocano contestualmente a livello federale e cantonale. La Costituzione consacra l’esistenza di Cantoni e comuni (in questo secondo caso implicitamente), prevede varie forme di garanzia dei due livelli di autonomia e stabilisce alcuni limiti che devono rispettare i Cantoni nel darsi una propria Costituzione. A livello cantonale, invece, le Costituzioni e le rispettive leggi di attuazione stabiliscono la forma di governo dei comuni e l’estensione delle loro competenze. Da ciò risulta che in Svizzera non esiste un modello unitario di comune, e che la situazione si presenta diversa da Cantone a Cantone.
Confederazione, Cantoni e Comuni nel sistema decentrato svizzero
GEROTTO, SERGIO
2006
Abstract
Il saggio esamina la struttura territoriale dell’ordinamento svizzero dalla particolare prospettiva della dimensione consensuale-partecipativa che connota il sistema istituzionale svizzero. Il fatto che la popolazione svizzera sia, sotto molteplici aspetti, così variegata aiuta a comprendere la dinamica istituzionale del tutto peculiare dell’ordinamento svizzero. Alla complessità etnico-liguistica e religiosa non si accompagna, infatti, una distribuzione omogenea delle varie componenti della popolazione rispetto alla realtà territoriale delle istituzioni. Nei fatti, cioè, non si verifica che la popolazione stanziata sul territorio di un cantone sia esclusivamente protestante o esclusivamente cattolica. E neppure si verifica che nei Cantoni si parli esclusivamente una delle quattro lingue ufficiali. Tutto ciò vale ovviamente anche per i Comuni. Ciò che si riscontra, invece, è che una minoranza può sempre essere considerata maggioranza, e viceversa, a seconda del punto di vista dal quale la si guardi. Non a caso si usa definire la Svizzera come un modello di democrazia consensuale e/o compromissoria, impiegando tali termini senza quella accezione negativa cui in altri contesti siamo soliti associarli. L’obiettivo di massimizzare il consenso viene raggiunto attraverso un’ampia partecipazione del cittadino alla vita politica per mezzo sia degli strumenti di democrazia rappresentativa, sia di quelli di democrazia diretta (referendum e iniziativa popolare). Il quadro dell’articolazione del potere territoriale in Svizzera è variegato. Infatti, nell’ordinamento svizzero le fonti dell’autonomia locale si collocano contestualmente a livello federale e cantonale. La Costituzione consacra l’esistenza di Cantoni e comuni (in questo secondo caso implicitamente), prevede varie forme di garanzia dei due livelli di autonomia e stabilisce alcuni limiti che devono rispettare i Cantoni nel darsi una propria Costituzione. A livello cantonale, invece, le Costituzioni e le rispettive leggi di attuazione stabiliscono la forma di governo dei comuni e l’estensione delle loro competenze. Da ciò risulta che in Svizzera non esiste un modello unitario di comune, e che la situazione si presenta diversa da Cantone a Cantone.Pubblicazioni consigliate
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