Oggetto del lavoro è la caratterizzazione degli elementi lignei strutturali della Sala Capitolare dell’ex Convento della chiesa di S. Margherita in Vigonza, Padova, finalizzata al restauro della struttura. Si è proceduto all’identificazione del legno costituente le colonne e il solaio. Le colonne sono risultate in due legni diversi, Quercus sp. la prima e Ulmus sp. la seconda, mentre il solaio è costituito da Picea abies. Sono stati quantificati i difetti che possono influire sulla resistenza meccanica del materiale, tra i quali la deviazione della fibratura e i nodi. È stato determinato il contenuto di umidità del legno, che è risultato inferiore al 20%, quindi al di sotto dei valori pericolosi per gli attacchi di funghi lignivori. L’analisi del degrado biologico ha rivelato la presenza di insetti xilofagi, in particolare anobidi e cerambicidi sugli elementi di rovere, il cui attacco è ancora in atto. Infine è stata effettuata la datazione dendrocronologica di alcuni elementi del solaio che sono risultati risalire al 1574. Il restauro è stato guidato dalle informazioni desunte dalla caratterizzazione del materiale come raccomandato dalla recente norma UNI 11138: 2004.
Restauro della Sala Capitolare della Canonica di Vigonza: caratterizzazione del legno.
URSO, TIZIANA;
2006
Abstract
Oggetto del lavoro è la caratterizzazione degli elementi lignei strutturali della Sala Capitolare dell’ex Convento della chiesa di S. Margherita in Vigonza, Padova, finalizzata al restauro della struttura. Si è proceduto all’identificazione del legno costituente le colonne e il solaio. Le colonne sono risultate in due legni diversi, Quercus sp. la prima e Ulmus sp. la seconda, mentre il solaio è costituito da Picea abies. Sono stati quantificati i difetti che possono influire sulla resistenza meccanica del materiale, tra i quali la deviazione della fibratura e i nodi. È stato determinato il contenuto di umidità del legno, che è risultato inferiore al 20%, quindi al di sotto dei valori pericolosi per gli attacchi di funghi lignivori. L’analisi del degrado biologico ha rivelato la presenza di insetti xilofagi, in particolare anobidi e cerambicidi sugli elementi di rovere, il cui attacco è ancora in atto. Infine è stata effettuata la datazione dendrocronologica di alcuni elementi del solaio che sono risultati risalire al 1574. Il restauro è stato guidato dalle informazioni desunte dalla caratterizzazione del materiale come raccomandato dalla recente norma UNI 11138: 2004.Pubblicazioni consigliate
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