A Carlo Gozzi si deve il moderno mito fondativo della commedia dell’arte e quello, inevitabilmente connesso, di un Carlo Goldoni che ne sarebbe stato «il più fiero combattitore»: entrambi consegnati al Ragionamento ingenuo, il testo programmatico con cui l’autore corredò la propria discesa in campo editoriale e di cui oggi è possibile ricostruire il percorso genetico, individuandone la valenza mitografica e gli effettivi “retroscena” critico-teorici. Avvalendosi dei materiali autografi conservati in un imponente assieme documentario di recente acquisizione, il contributo ricostruisce infatti la versione originaria del testo, interamente animata da una visione lucida – quanto inedita nel dibattito culturale settecentesco – del fare teatrale, insistentemente ricondotto alle sue coordinate produttive. Ne emerge una riflessione acuta sul mercato teatrale, nel cui ambito la commedia dell’arte e Goldoni vengono giudicate come le due più imponenti tradizioni che, di antico o recente conio, hanno saputo alimentare la vitalità della civiltà teatrale italiana: una riflessione dunque che, ben al di qua di apologie o condanne regressive, induce a rivedere molti consolidati topoi della storiografia teatrale.

Nel laboratorio del mito: la redazione originaria del «Ragionamento ingenuo»

SCANNAPIECO, ANNA
2010

Abstract

A Carlo Gozzi si deve il moderno mito fondativo della commedia dell’arte e quello, inevitabilmente connesso, di un Carlo Goldoni che ne sarebbe stato «il più fiero combattitore»: entrambi consegnati al Ragionamento ingenuo, il testo programmatico con cui l’autore corredò la propria discesa in campo editoriale e di cui oggi è possibile ricostruire il percorso genetico, individuandone la valenza mitografica e gli effettivi “retroscena” critico-teorici. Avvalendosi dei materiali autografi conservati in un imponente assieme documentario di recente acquisizione, il contributo ricostruisce infatti la versione originaria del testo, interamente animata da una visione lucida – quanto inedita nel dibattito culturale settecentesco – del fare teatrale, insistentemente ricondotto alle sue coordinate produttive. Ne emerge una riflessione acuta sul mercato teatrale, nel cui ambito la commedia dell’arte e Goldoni vengono giudicate come le due più imponenti tradizioni che, di antico o recente conio, hanno saputo alimentare la vitalità della civiltà teatrale italiana: una riflessione dunque che, ben al di qua di apologie o condanne regressive, induce a rivedere molti consolidati topoi della storiografia teatrale.
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