L’outsourcing si colloca lungo il continuum mercatogerarchia in una posizione intermedia a seconda della tipologia di relazione tra impresa e provider. È un posizionamento in costante evoluzione che coinvolge nuove attività e nuovi meccanismi di coordinamento. Di conseguenza mutano i vantaggi ricercati dalle imprese e la tipologia di relazioni instaurate tra gli attori. Se negli anni Settanta e Ottanta, sono state oggetto di esternalizzazione poche attività, distanti dal core business dell’impresa con l’unico obiettivo di recuperare efficienza, dal finire degli anni Novanta si comincia a riscontrare l’esternalizzazione di vere e proprie funzioni aziendali, che in alcuni casi ha interessato attività da sempre considerate core in quel particolare settore. Tale fenomeno prende il nome di destrutturazione funzionale o Business Process Outsourcing (Bpo). I principali benefici consentiti dall’outsourcing sono l’accesso a expertise nella stessa funzione oggetto di esternalizzazione e il miglioramento dei processi coinvolti in termini di velocità, qualità e precisione. Le ragioni che spingono all’outsourcing non sono quindi collegate esclusivamente al recupero di efficienza. Fondamentale è allora lo sviluppo di fornitori specializzati, altrimenti detti Manufacturing Provider, Information System Provider, R&D Provider, Human Resources Provider a seconda della funzione o dei processi in cui sono specializzati. Con un’unica espressione, questi fornitori sono definibili: Organization Service Providers (Osp). Scopo di questo lavoro è quello di chiarire il ruolo che ha la modularità nello sviluppo e nel consolidamento di questo fenomeno. Le implicazioni di carattere organizzativo delle nuove forme di outsourcing, e l’emergere di fornitori specializzati in grado di operare multi-client, sono analizzate in termini di modularità. Tale concetto non è nuovo in ambito organizzativo e la sua applicazione è per certi versi un ritorno alle origini e al lavoro di H.Simon The Architecture of Complexity. Il fenomeno non riguarda esclusivamente uno o pochi settori, ma investe settori diversi in maniera trasversale. Dopo un’analisi della modularità applicata alla produzione, l’articolo esamina il modello di business degli Osp con riferimento al design, alla somministrazione di manodopera (staff leasing), ai servizi professionali e, in generale, all’organizzazione interna.
Modularità e Business Process Outsourcing
CAMPAGNOLO, DIEGO;COSTA, GIOVANNI
2006
Abstract
L’outsourcing si colloca lungo il continuum mercatogerarchia in una posizione intermedia a seconda della tipologia di relazione tra impresa e provider. È un posizionamento in costante evoluzione che coinvolge nuove attività e nuovi meccanismi di coordinamento. Di conseguenza mutano i vantaggi ricercati dalle imprese e la tipologia di relazioni instaurate tra gli attori. Se negli anni Settanta e Ottanta, sono state oggetto di esternalizzazione poche attività, distanti dal core business dell’impresa con l’unico obiettivo di recuperare efficienza, dal finire degli anni Novanta si comincia a riscontrare l’esternalizzazione di vere e proprie funzioni aziendali, che in alcuni casi ha interessato attività da sempre considerate core in quel particolare settore. Tale fenomeno prende il nome di destrutturazione funzionale o Business Process Outsourcing (Bpo). I principali benefici consentiti dall’outsourcing sono l’accesso a expertise nella stessa funzione oggetto di esternalizzazione e il miglioramento dei processi coinvolti in termini di velocità, qualità e precisione. Le ragioni che spingono all’outsourcing non sono quindi collegate esclusivamente al recupero di efficienza. Fondamentale è allora lo sviluppo di fornitori specializzati, altrimenti detti Manufacturing Provider, Information System Provider, R&D Provider, Human Resources Provider a seconda della funzione o dei processi in cui sono specializzati. Con un’unica espressione, questi fornitori sono definibili: Organization Service Providers (Osp). Scopo di questo lavoro è quello di chiarire il ruolo che ha la modularità nello sviluppo e nel consolidamento di questo fenomeno. Le implicazioni di carattere organizzativo delle nuove forme di outsourcing, e l’emergere di fornitori specializzati in grado di operare multi-client, sono analizzate in termini di modularità. Tale concetto non è nuovo in ambito organizzativo e la sua applicazione è per certi versi un ritorno alle origini e al lavoro di H.Simon The Architecture of Complexity. Il fenomeno non riguarda esclusivamente uno o pochi settori, ma investe settori diversi in maniera trasversale. Dopo un’analisi della modularità applicata alla produzione, l’articolo esamina il modello di business degli Osp con riferimento al design, alla somministrazione di manodopera (staff leasing), ai servizi professionali e, in generale, all’organizzazione interna.Pubblicazioni consigliate
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