Il G.E.I.E.: un nuovo strumento giuridico al servizio dell'economia.

Il Gruppo Europeo di Interesse Economico è ed è stato immaginato come nuovo strumento di cooperazione transnazionale, perché le imprese comunitarie di diversi Stati membri possano esercitare in comune svariate attività, ausiliarie della loro e di reciproco interesse. Esso mostra, quale struttura ausiliaria per gli operatori economici (anche di diritto pubblico) o per i professionisti della Comunità, sfaccettature scarsamente sostituibili dagli altri istituti comunitari, societari ed associativi; la forma "minore", e in un certo senso più "ambigua", del Gruppo Europeo di Interesse Economico, ha segnato la nascita di un diritto comunitario dell'impresa, autonomo rispetto al diritto degli Stati membri, anche se collegato ad essi. L'esemplificazione delle attività che, in concreto, possono essere svolte nell'ambito di un GEIE non potrebbe in ogni caso essere esaustiva, considerando che l'ampiezza delle categorie ammesse a far parte di un Gruppo conduce ad una gamma di possibili attività altrettanto ampia. L'intenzione associativa dei partners imprenditori, si potrà indirizzare verso determinati aspetti produttivi, commerciali, amministrativi o nel settore della ricerca; ma il contratto di GEIE potrà anche essere utilizzato, genericamente, per la predisposizione di discipline uniformi dei rapporti contrattuali intercorrenti fra i partners (contratti normativi "interni") o fra ciascuno di essi e i terzi (contratti normativi "esterni"). I professionisti, invece, potranno costituire un GEIE con partners europei al fine di "coordinare le proprie attività di consulenza ed in particolare al fine di assistere più efficacemente quei clienti la cui attività economica supera i confini nazionali".