PREMESSA Tutte le pratiche di molluschicoltura, e quindi anche l’allevamento della vongola filippina Tapes philippinarum, necessitano del seme, cioè dei giovanili con i quali iniziare il ciclo produttivo. Vongole neo-insediate, al pari di mitili, ostriche e cappesante, possono essere raccolte direttamente in natura (“seme selvatico”) o provenire da impianti di riproduzione controllata (schiuditoi). In genere, il seme frutto di reclutamento naturale garantisce però un maggior successo dell’allevamento, in quanto è già svezzato, geneticamente più forte (maggiore ibridazione), soggetto a minor tasso di mortalità (migliore resa) e costa meno. Anche in laguna di Venezia le attuali pratiche di allevamento si basano pressoché totalmente sul prelievo di “seme selvatico”, in aree definite “nursery”, dove grazie a condizioni ambientali favorevoli, s’insediano le giovani vongole che poi sono seminate dagli allevatori in spazi acquei in concessione. I concessionari dei parchi per venericoltura possono, infatti, ottenere l’autorizzazione a raccogliere da aree lagunari prestabilite quantitativi di seme determinati annualmente dalla Provincia di Venezia. A volte l’abbondanza del reclutamento naturale in laguna di Venezia ha consentito ai pescatori di dedicarsi per tempi prolungati quasi esclusivamente alla raccolta del seme, con il fine di venderlo ad altre imprese che esercitano la venericoltura nelle diverse lagune Nord-adriatiche.
Insediamento e reclutamento di Tapes philippinarum.
BRESSAN, MONICA
2005
Abstract
PREMESSA Tutte le pratiche di molluschicoltura, e quindi anche l’allevamento della vongola filippina Tapes philippinarum, necessitano del seme, cioè dei giovanili con i quali iniziare il ciclo produttivo. Vongole neo-insediate, al pari di mitili, ostriche e cappesante, possono essere raccolte direttamente in natura (“seme selvatico”) o provenire da impianti di riproduzione controllata (schiuditoi). In genere, il seme frutto di reclutamento naturale garantisce però un maggior successo dell’allevamento, in quanto è già svezzato, geneticamente più forte (maggiore ibridazione), soggetto a minor tasso di mortalità (migliore resa) e costa meno. Anche in laguna di Venezia le attuali pratiche di allevamento si basano pressoché totalmente sul prelievo di “seme selvatico”, in aree definite “nursery”, dove grazie a condizioni ambientali favorevoli, s’insediano le giovani vongole che poi sono seminate dagli allevatori in spazi acquei in concessione. I concessionari dei parchi per venericoltura possono, infatti, ottenere l’autorizzazione a raccogliere da aree lagunari prestabilite quantitativi di seme determinati annualmente dalla Provincia di Venezia. A volte l’abbondanza del reclutamento naturale in laguna di Venezia ha consentito ai pescatori di dedicarsi per tempi prolungati quasi esclusivamente alla raccolta del seme, con il fine di venderlo ad altre imprese che esercitano la venericoltura nelle diverse lagune Nord-adriatiche.Pubblicazioni consigliate
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