Il frammento giulianeo ha probabilmente subito alcune modifiche da parte dei compilatori giustinianei, sia tramite la soppressione di periodi esplicativi, che per l’aggiunta di casi inizialmente non contemplati, nonché per mezzo dell’inserimento di precisazioni dettate dalle esigenze della nuova disciplina prevista per la novazione. In tal modo è divenuto molto difficile individuare l’originaria prospettiva – che, doveva riguardare particolari problemi scaturenti da un concorso di obbligazioni aventi per oggetto alcuni diritti reali – e si è cominciato a interpretarlo nell’ottica della novazione, dando speciale rilievo al periodo finale del brano. A fare la fortuna del frammento in epoca medievale e moderna fu proprio il fatto che in esso fosse possibile rintracciare un appiglio per entrambi i modi di intendere l’animus novandi, nella sua diversa riscontrabilità e portata. Da un lato, infatti, vi si poteva leggere una novazione tacita per il caso in cui la seconda stipulazione avesse ad oggetto il diritto di maggior contenuto: la circostanza che il creditore ricavasse un’utilitas dalla nuova obbligazione permetteva di presumere l'animus novandi. D’altra parte, il passo conteneva l’affermazione per cui con la manifestazione espressa della volontà era possibile novare anche quando la nuova obbligazione avesse un oggetto più limitato rispetto alla preesistente.
Novazione oggettiva e diritti reali: Iul. 54 dig. D. 45,1,58
LAMBRINI, PAOLA
2004
Abstract
Il frammento giulianeo ha probabilmente subito alcune modifiche da parte dei compilatori giustinianei, sia tramite la soppressione di periodi esplicativi, che per l’aggiunta di casi inizialmente non contemplati, nonché per mezzo dell’inserimento di precisazioni dettate dalle esigenze della nuova disciplina prevista per la novazione. In tal modo è divenuto molto difficile individuare l’originaria prospettiva – che, doveva riguardare particolari problemi scaturenti da un concorso di obbligazioni aventi per oggetto alcuni diritti reali – e si è cominciato a interpretarlo nell’ottica della novazione, dando speciale rilievo al periodo finale del brano. A fare la fortuna del frammento in epoca medievale e moderna fu proprio il fatto che in esso fosse possibile rintracciare un appiglio per entrambi i modi di intendere l’animus novandi, nella sua diversa riscontrabilità e portata. Da un lato, infatti, vi si poteva leggere una novazione tacita per il caso in cui la seconda stipulazione avesse ad oggetto il diritto di maggior contenuto: la circostanza che il creditore ricavasse un’utilitas dalla nuova obbligazione permetteva di presumere l'animus novandi. D’altra parte, il passo conteneva l’affermazione per cui con la manifestazione espressa della volontà era possibile novare anche quando la nuova obbligazione avesse un oggetto più limitato rispetto alla preesistente.Pubblicazioni consigliate
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