La scienza dissimulata nel Seicento

Si tratta di un'edizione critica di cinque testi della scuola galileiana, pubblicati per la prima volta a cura e con un ampio commento di Emanuele Zinato e con una prefazione di Paolo Rossi. Il libro si colloca a cavallo fra metodologie della critica letteraria, filologia e storia del pensiero scientifico. Si cercano di sondare infatti le intersezioni fra idee e forme, fra strategie argomentative e fatti di stile, nel segno del dialogismo ereditato da Galileo Galilei. Questi testi seicenteschi (di Lorenzo Bellini, di Giovanni Alfonso Borelli, di Donato Rossetti, di Giuseppe Ferroni) attestano come la nuova scienza abbia saputo inventare moderne "commedie filosofiche", in cui l'apparente difesa della tradizione si trasforma in segreta propaganda degli argomenti novatori, banditi e repressi. Anche dall'esame delle varianti delle diverse versioni manoscritte, emerge con chiarezza come le strategie discorsive dominanti e consapevoli siano la retorica della reticenza, della simulazione e della dissimulazione.