Gli avvenimenti che hanno investito la comunità degli italiani dell’Adriatico orientale a partire dal settembre 1943 non possono essere compresi senza tenere conto della storia che li ha preceduti. Le ragioni degli avvenimenti del 1943-47 sono state per lo più cercate (a prescindere dalle storiografie) nei venticinque anni che hanno preceduto il 1943 e i punti fermi nelle interpretazioni sono stati il subentrare del regno d’Italia all’Austria-Ungheria, l’affermazione del fascismo giuliano, l’ordine fascista calato nel contesto plurinazionale giuliano, la guerra e l’occupazione della Jugoslavia (1941-43). Minor attenzione è stata data in ambito storiografico italiano alle vicende che precedono il 1914, in particolare agli sviluppi nazionali croati e sloveni, alle trasformazioni sociali e alle ricadute politiche tra gli slavi adriatici. Eppure il 1943-47 chiude, per certi versi, una partita iniziata verso il 1860. L’età delle nazioni nell’Adriatico orientale può essere intesa come una fase a sé, connessa alla modernizzazione sociale in atto a partire dalla metà dell’Ottocento. Una fase precedente va vista tra il 1797 (la fine del dominio di Venezia) e il 1848. La fase dei nazionalismi e dei contrasti nazionali diventa ben evidente tra il 1870 e il 1945-50, quando nell’Adriatico orientale si sono misurate l’Italia e la Slavia. Una fase che si chiude nel 1954 per il semplice motivo che la componente italiana diventa minoritaria e politicamente irrilevante a est di Trieste.

Il "prima": sui contrasti nazionali italo-slavi nell'Adriatico orientale (1848-1918)

IVETIC, EGIDIO
2005

Abstract

Gli avvenimenti che hanno investito la comunità degli italiani dell’Adriatico orientale a partire dal settembre 1943 non possono essere compresi senza tenere conto della storia che li ha preceduti. Le ragioni degli avvenimenti del 1943-47 sono state per lo più cercate (a prescindere dalle storiografie) nei venticinque anni che hanno preceduto il 1943 e i punti fermi nelle interpretazioni sono stati il subentrare del regno d’Italia all’Austria-Ungheria, l’affermazione del fascismo giuliano, l’ordine fascista calato nel contesto plurinazionale giuliano, la guerra e l’occupazione della Jugoslavia (1941-43). Minor attenzione è stata data in ambito storiografico italiano alle vicende che precedono il 1914, in particolare agli sviluppi nazionali croati e sloveni, alle trasformazioni sociali e alle ricadute politiche tra gli slavi adriatici. Eppure il 1943-47 chiude, per certi versi, una partita iniziata verso il 1860. L’età delle nazioni nell’Adriatico orientale può essere intesa come una fase a sé, connessa alla modernizzazione sociale in atto a partire dalla metà dell’Ottocento. Una fase precedente va vista tra il 1797 (la fine del dominio di Venezia) e il 1848. La fase dei nazionalismi e dei contrasti nazionali diventa ben evidente tra il 1870 e il 1945-50, quando nell’Adriatico orientale si sono misurate l’Italia e la Slavia. Una fase che si chiude nel 1954 per il semplice motivo che la componente italiana diventa minoritaria e politicamente irrilevante a est di Trieste.
2005
Per una storicizzazione dell'esodo giuliano-dalmata
9788871787602
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