Nascere oltre confine. Alcune considerazioni per una possibile mediazine linguistica e culturale in ostetricia

Nei nostri reparti di Ostetricia ormai una percentuale significativa dei parti riguarda gestanti straniere (Medda, Baglio, Guasticchi, Spinelli, 2003). La gestione della gravidanza, del travaglio e del parto di queste donne è spesso gravata da difficoltà di comunicazione linguistiche e da fraintedimenti culturali che possono portare a complicanze psicologiche e mediche di quello che dovrebbe essere un processo puramente fisiologico. Qualora si instaurino situazioni di emergenza medica e/o psicologica diviene ancora più difficile intervenire in maniera efficiente ed efficace. Questa realtà ci ha portate a esaminare in profondità la complessa realtà della mediazione linguistico-culturale nel mondo occidentale e in particolare in Italia, concentrandoci sugli aspetti generali della mediazione in ambito ospedaliero, tenendo tuttavia un’attenzione particolare alle peculiari esigenze dei reparti di ostetricia.