Il saggio prende in esame l'evoluzione del patto narrativo nel romanzo italiano del Settecento, riscontrando come la finzione pseudoautobiografica, diffusa (sul modello inglese) nei testi di Pietro Chiari, sia sì ripresa dal suo principale seguace, il veneziano Antonio Piazza, ma con con alcune correzioni (dediche autoriali firmate, prefazioni assuntive), che indicano un primo tentativo di affrancamento del racconto dalle tutele dell'attestazione soggettiva, in direzione dell'autonomia dell'eterodiegesi. Questa sarà poi raggiunta, nei decenni successivi, a patto di "garanzie di verità" offerte tramite i fondali storici e archeologici e con retoriche di "deresponsabilizzazione" quali la finzione del manoscritto ritrovato.
I cambiamenti della forma-romanzo fra Illuminismo e Romanticismo: il caso Piazza
MOTTA, ATTILIO
2003
Abstract
Il saggio prende in esame l'evoluzione del patto narrativo nel romanzo italiano del Settecento, riscontrando come la finzione pseudoautobiografica, diffusa (sul modello inglese) nei testi di Pietro Chiari, sia sì ripresa dal suo principale seguace, il veneziano Antonio Piazza, ma con con alcune correzioni (dediche autoriali firmate, prefazioni assuntive), che indicano un primo tentativo di affrancamento del racconto dalle tutele dell'attestazione soggettiva, in direzione dell'autonomia dell'eterodiegesi. Questa sarà poi raggiunta, nei decenni successivi, a patto di "garanzie di verità" offerte tramite i fondali storici e archeologici e con retoriche di "deresponsabilizzazione" quali la finzione del manoscritto ritrovato.Pubblicazioni consigliate
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