La crescita quantitativa che ha caratterizzato la fine del secolo scorso ha portato la stessa Organizzazione Mondiale del Turismo ad attribuire a questo fenomeno il ruolo di prima industria del XXI secolo, tale crescita però non è sempre stata sorretta da una adeguata riqualificazione qualitativa. Ritroviamo, pertanto anche per il fenomeno turistico lo stesso modello di sviluppo della società industriale: una domanda crescente che spesso deve confrontarsi con un’offerta impreparata innescando così effetti degenerativi. Nel settore turistico il raggiungimento di vantaggi competitivi è strettamente legato al ruolo del personale. Le politiche di gestione del personale sono volte a potenziare soprattutto la socializzazione e la qualificazione professionale (alta cooperazione attiva tra i vari operatori) che rappresenta il patrimonio strategico dell’azienda. L’analisi è rivolta ad indagare: - il rapporto tra comportamento individuale ed efficacia organizzativa, gli elementi e i criteri in base a quali una organizzazione è vissuta come “luogo accogliente” per il lavoratore (abitazione lavorativa). - il benessere sostenibile e l’innovazione sociale in termini di definizione di nuovi ruoli, aggregazione di ruoli congruenti, utilizzo più adeguato delle capacità dei lavoratori, sviluppo di nuove competenze, crescita personale. - l’apprendimento e l’innovazione come processi strettamente interconnessi, processi interpretativi, costruttivi, generatori di identità e portatori di senso. Particolare importanza deve essere attribuita ai valori, alla cultura e all’ethos; avere una cultura capace di permeare tutto l’ambiente in modo che ogni lavoratore non solo abbia le competenze necessarie ma anche l’entusiasmo adeguato.
Turismo sostenibile e benessere organizzativo sostenibile: alcune riflessioni
MAERAN, ROBERTA
2005
Abstract
La crescita quantitativa che ha caratterizzato la fine del secolo scorso ha portato la stessa Organizzazione Mondiale del Turismo ad attribuire a questo fenomeno il ruolo di prima industria del XXI secolo, tale crescita però non è sempre stata sorretta da una adeguata riqualificazione qualitativa. Ritroviamo, pertanto anche per il fenomeno turistico lo stesso modello di sviluppo della società industriale: una domanda crescente che spesso deve confrontarsi con un’offerta impreparata innescando così effetti degenerativi. Nel settore turistico il raggiungimento di vantaggi competitivi è strettamente legato al ruolo del personale. Le politiche di gestione del personale sono volte a potenziare soprattutto la socializzazione e la qualificazione professionale (alta cooperazione attiva tra i vari operatori) che rappresenta il patrimonio strategico dell’azienda. L’analisi è rivolta ad indagare: - il rapporto tra comportamento individuale ed efficacia organizzativa, gli elementi e i criteri in base a quali una organizzazione è vissuta come “luogo accogliente” per il lavoratore (abitazione lavorativa). - il benessere sostenibile e l’innovazione sociale in termini di definizione di nuovi ruoli, aggregazione di ruoli congruenti, utilizzo più adeguato delle capacità dei lavoratori, sviluppo di nuove competenze, crescita personale. - l’apprendimento e l’innovazione come processi strettamente interconnessi, processi interpretativi, costruttivi, generatori di identità e portatori di senso. Particolare importanza deve essere attribuita ai valori, alla cultura e all’ethos; avere una cultura capace di permeare tutto l’ambiente in modo che ogni lavoratore non solo abbia le competenze necessarie ma anche l’entusiasmo adeguato.Pubblicazioni consigliate
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