Le aree montane rappresentano un complesso mosaico territoriale, linguistico, architettonico, ambientale, sociale ed economico. Includono zone economicamente floride ed integrate nel resto del sistema produttivo nazionale, ed altre caratterizzate da stagnazione e svuotamento. Se, da un lato, vi sono in atto numerosi processi di spopolamento, dall’altro esistono regioni non marginali che rivestono un ruolo economico e sociale molto incisivo e che compensano parzialmente gli squilibri localizzativi di alcuni sistemi locali. Si registra quindi una contrapposizione tra aree caratterizzate da maggiore presenza imprenditoriale e aree in cui il tessuto produttivo è fragile e marginale. Il confine a livello nazionale è situato tra il nord e il sud del paese, sia a livello quantitativo che qualitativo: ad un nord montano più industrializzato e terziarizzato si contrappone il mezzogiorno, ancora principalmente concentrato sul settore primario. La grande sfida che le aree montane stanno affrontando o stanno per affrontare consiste nella progettazione strategica del loro patrimonio, ambientale e culturale. Per valorizzare con prospettive di lungo medio periodo tale ricchezza, la dimensione della collettività e del territorio diventa prioritaria, per co-stringere l’interazione di soggetti, disegni e progetti ed assicurare quindi la giusta combinazione di leve e di risorse (finanziarie, sociali ed ambientali) alla base del vantaggio competitivo.
Sviluppo economico e turistico delle aree montane
FAVOTTO, FRANCESCO
2005
Abstract
Le aree montane rappresentano un complesso mosaico territoriale, linguistico, architettonico, ambientale, sociale ed economico. Includono zone economicamente floride ed integrate nel resto del sistema produttivo nazionale, ed altre caratterizzate da stagnazione e svuotamento. Se, da un lato, vi sono in atto numerosi processi di spopolamento, dall’altro esistono regioni non marginali che rivestono un ruolo economico e sociale molto incisivo e che compensano parzialmente gli squilibri localizzativi di alcuni sistemi locali. Si registra quindi una contrapposizione tra aree caratterizzate da maggiore presenza imprenditoriale e aree in cui il tessuto produttivo è fragile e marginale. Il confine a livello nazionale è situato tra il nord e il sud del paese, sia a livello quantitativo che qualitativo: ad un nord montano più industrializzato e terziarizzato si contrappone il mezzogiorno, ancora principalmente concentrato sul settore primario. La grande sfida che le aree montane stanno affrontando o stanno per affrontare consiste nella progettazione strategica del loro patrimonio, ambientale e culturale. Per valorizzare con prospettive di lungo medio periodo tale ricchezza, la dimensione della collettività e del territorio diventa prioritaria, per co-stringere l’interazione di soggetti, disegni e progetti ed assicurare quindi la giusta combinazione di leve e di risorse (finanziarie, sociali ed ambientali) alla base del vantaggio competitivo.Pubblicazioni consigliate
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