Negli anni dieci del Novecento, in un ambiente economico plasmato dall’esperienza del gold standard, Umberto Ricci si interessa al funzionamento di un mercato, quello dei cereali, che si presenta pressoché mondiale per quantità e dislocazione dei produttori, ma altresì poco trasparente in quanto a circolazione delle informazioni sulle produzioni. Animato da una evidente avversione verso qualsiasi posizione dominante che vanifichi le prerogative del mercato, Ricci ritiene che si avrebbe un maggiore controllo sui meccanismi di formazione dei prezzi dei cereali promuovendo la statistica agricola internazionale, una sottodisciplina della statistica che ha per oggetto le procedure di stima sulle produzioni nazionali e, dunque, la conoscenza delle quantità offerte sul mercato. Ricci reputa, inoltre, che le statistiche dovrebbero, una volta esaudita la rappresentazione dei potenziali produttivi nazionali, elaborare una “contabilità mondiale dei cereali” in cui il calcolo della dimensione interna delle produzioni appare aspetto strumentale o secondario rispetto alla determinazione della domanda e dell’offerta mondiali del prodotto considerato.
Umberto Ricci pioniere della statistica agricola internazionale
TUSSET, GIANFRANCO
2004
Abstract
Negli anni dieci del Novecento, in un ambiente economico plasmato dall’esperienza del gold standard, Umberto Ricci si interessa al funzionamento di un mercato, quello dei cereali, che si presenta pressoché mondiale per quantità e dislocazione dei produttori, ma altresì poco trasparente in quanto a circolazione delle informazioni sulle produzioni. Animato da una evidente avversione verso qualsiasi posizione dominante che vanifichi le prerogative del mercato, Ricci ritiene che si avrebbe un maggiore controllo sui meccanismi di formazione dei prezzi dei cereali promuovendo la statistica agricola internazionale, una sottodisciplina della statistica che ha per oggetto le procedure di stima sulle produzioni nazionali e, dunque, la conoscenza delle quantità offerte sul mercato. Ricci reputa, inoltre, che le statistiche dovrebbero, una volta esaudita la rappresentazione dei potenziali produttivi nazionali, elaborare una “contabilità mondiale dei cereali” in cui il calcolo della dimensione interna delle produzioni appare aspetto strumentale o secondario rispetto alla determinazione della domanda e dell’offerta mondiali del prodotto considerato.Pubblicazioni consigliate
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