La disfagia neurogena è un disturbo della deglutizione conseguente a disfunzioni neurologiche e deriva, nella maggior parte dei casi, da un’alterazione delle funzioni somato-motorie delle fasi orale e faringea della deglutizione. Spesso la presenza di disfagia nel paziente neurochirurgico è misconosciuta dal medico e poco evidenziata anche da parte del paziente stesso4 in quanto le risorse umane e mediche si focalizzano verso problematiche ritenute più importanti, non considerando come le sue complicanze possano incidere sul decorso clinico postoperatorio. Abbiamo, quindi, avviato uno studio osservazionale in pazienti con deficit di deglutizione ricoverati nel reparto di Neurochirurgia dell’Azienda Ospedaliera di Padova. In questo studio sono stati reclutati 38 pazienti, 18 maschi e 20 femmine, con un’età media di 53,79 anni (range 16-78 anni), ricoverati nel reparto di Neurochirurgia dell’Azienda Ospedaliera di Padova tra settembre 2002 e aprile 2004. Dai nostri risultati, seppur preliminari, emerge che i danni maggiormente rappresentati in questi pazienti sono la lesione espansiva, l’emorragia cerebrale e i traumi cranio-encefalici. Nonostante in letteratura la disfagia sia poco frequente come complicanza associata alla lesione espansiva risulta, dai nostri dati, quella più rappresentata. Seppur questi dati siano preliminari e descrittivi, ci forniscono degli iniziali spunti per una valutazione più approfondita ed un follow up a distanza soprattutto per la verifica di dati clinicamente significativi. In seguito vorremmo valutare quale sia l’incidenza della disfagia iatrogena post-intervento neurochirurgico. Infatti, come già accennato, la disfagia iatrogena post intervento neurochirurgico, può essere legata a cause multiple: lesioni dei nervi cranici (es. lesione del nervo facciale dopo rimozione di neoplasia), lesioni cerebellari (dopo asportazioni di masse a livello dell’angolo ponto cerebellare), lesioni sovrabulbari (rimozioni di masse primitive o metastatiche corticali o subcorticali). Alcune di queste disfagie hanno una buona prognosi (per es. è solitamente transitoria la disfagia dopo la rimozione del neurinoma dell’VIII), altre richiedono un’elevata competenza e dei tempi lunghi per lo svezzamento dalla nutrizione artificiale (es. disfagie insorte dopo rimozione di metastasi o di recidive neoplastiche)

Prevalenza della disfagia nel paziente neurochirurgico: studio preliminare

DUCA, ROSARIA;ORTOLANI, MARCO;MASIERO, STEFANO
2004

Abstract

La disfagia neurogena è un disturbo della deglutizione conseguente a disfunzioni neurologiche e deriva, nella maggior parte dei casi, da un’alterazione delle funzioni somato-motorie delle fasi orale e faringea della deglutizione. Spesso la presenza di disfagia nel paziente neurochirurgico è misconosciuta dal medico e poco evidenziata anche da parte del paziente stesso4 in quanto le risorse umane e mediche si focalizzano verso problematiche ritenute più importanti, non considerando come le sue complicanze possano incidere sul decorso clinico postoperatorio. Abbiamo, quindi, avviato uno studio osservazionale in pazienti con deficit di deglutizione ricoverati nel reparto di Neurochirurgia dell’Azienda Ospedaliera di Padova. In questo studio sono stati reclutati 38 pazienti, 18 maschi e 20 femmine, con un’età media di 53,79 anni (range 16-78 anni), ricoverati nel reparto di Neurochirurgia dell’Azienda Ospedaliera di Padova tra settembre 2002 e aprile 2004. Dai nostri risultati, seppur preliminari, emerge che i danni maggiormente rappresentati in questi pazienti sono la lesione espansiva, l’emorragia cerebrale e i traumi cranio-encefalici. Nonostante in letteratura la disfagia sia poco frequente come complicanza associata alla lesione espansiva risulta, dai nostri dati, quella più rappresentata. Seppur questi dati siano preliminari e descrittivi, ci forniscono degli iniziali spunti per una valutazione più approfondita ed un follow up a distanza soprattutto per la verifica di dati clinicamente significativi. In seguito vorremmo valutare quale sia l’incidenza della disfagia iatrogena post-intervento neurochirurgico. Infatti, come già accennato, la disfagia iatrogena post intervento neurochirurgico, può essere legata a cause multiple: lesioni dei nervi cranici (es. lesione del nervo facciale dopo rimozione di neoplasia), lesioni cerebellari (dopo asportazioni di masse a livello dell’angolo ponto cerebellare), lesioni sovrabulbari (rimozioni di masse primitive o metastatiche corticali o subcorticali). Alcune di queste disfagie hanno una buona prognosi (per es. è solitamente transitoria la disfagia dopo la rimozione del neurinoma dell’VIII), altre richiedono un’elevata competenza e dei tempi lunghi per lo svezzamento dalla nutrizione artificiale (es. disfagie insorte dopo rimozione di metastasi o di recidive neoplastiche)
2004
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