Guardando alla lingua nella sua dimensione sociale, è utile assumere dalla teoria della comunicazione il costrutto di "costume linguistico", atto a denotare un sisteme di tratti e di regole interiorizzati dalla comunità, ma non normati dall'esterno, come nel caso di quelle varietà che siamo soliti definire "lingue". Qualora i dialetti condividano con la lingua unitaria lo spazio comune costituito dal repertorio, risulta utile anche il costrutto non linguistico di "eteronomia", ternine che denota un fenomeno destinato ad avere profonde implicazioni linguistiche: la percepita doppia appartenenza linguistica (vs. autonomia) consente e favorisce infatti il passaggio di forme e di regole dall'una all'altra delle strutture in contatto, fino a connotarle sistematicamente all'interno di un inarrestabile processo di innovazione.
Dialetto, costume linguistico ed eteronomia
MARCATO, GIANNA
2001
Abstract
Guardando alla lingua nella sua dimensione sociale, è utile assumere dalla teoria della comunicazione il costrutto di "costume linguistico", atto a denotare un sisteme di tratti e di regole interiorizzati dalla comunità, ma non normati dall'esterno, come nel caso di quelle varietà che siamo soliti definire "lingue". Qualora i dialetti condividano con la lingua unitaria lo spazio comune costituito dal repertorio, risulta utile anche il costrutto non linguistico di "eteronomia", ternine che denota un fenomeno destinato ad avere profonde implicazioni linguistiche: la percepita doppia appartenenza linguistica (vs. autonomia) consente e favorisce infatti il passaggio di forme e di regole dall'una all'altra delle strutture in contatto, fino a connotarle sistematicamente all'interno di un inarrestabile processo di innovazione.Pubblicazioni consigliate
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