Il tradizionale Lumpenrock del giullare, il vestito composto di pezze e ritagli diversi per foggia e colore, giustapposti e ricuciti insieme, rinvia direttamente, come ricordava Giorgio R. Cardona, ad una delle caratteristiche principali dell’arte di chi lo indossa: la propensione cioè alla complessità combinatoria, al mistilinguismo, allo scarto di registro e di genere, rappresentando il corrispettivo iconico della «versatilità stilistica con cui il giullare si muove attraverso le varie specializzazioni espressive». L'articolo affronta, in questa prospettiva, il problema della variatio dei generi all’interno della performance giullaresca orale, analizzando una particolare pratica esecutiva del cântec bătrânesc (letteralmente canto vecchio), genere principale dell’epica orale romena, così come è stata rilevata presso gli odierni cantastorie (lăutari) dell'Oltenia, regione del Sud-Ovest della Romania. La tecnica esecutiva in questione consiste nella segmentazione del continuum narrativo del canto per mezzo di inserti testuali eterogenei dal punto di vista tematico e formale (nonché musicale), che possono essere rappresentati da canzoni liriche di argomento erotico o satirico, canzoni da ballo, canzoni con grida (strigături) e richiami, ma anche da brevi testi narrativi in prosa di carattere aneddotico o umoristico. Al racconto epico vero e proprio si trovano cioè intercalati diversi generi e modalità espressive, in una calcolata varietà di scarti registrali e digressioni tematiche che modulano il discorso narrativo nella sua interezza.
Variatio dei generi e retorica giullaresca: sulla performance di un canto narrativo tradizionale romeno
CEPRAGA, DAN OCTAVIAN
2001
Abstract
Il tradizionale Lumpenrock del giullare, il vestito composto di pezze e ritagli diversi per foggia e colore, giustapposti e ricuciti insieme, rinvia direttamente, come ricordava Giorgio R. Cardona, ad una delle caratteristiche principali dell’arte di chi lo indossa: la propensione cioè alla complessità combinatoria, al mistilinguismo, allo scarto di registro e di genere, rappresentando il corrispettivo iconico della «versatilità stilistica con cui il giullare si muove attraverso le varie specializzazioni espressive». L'articolo affronta, in questa prospettiva, il problema della variatio dei generi all’interno della performance giullaresca orale, analizzando una particolare pratica esecutiva del cântec bătrânesc (letteralmente canto vecchio), genere principale dell’epica orale romena, così come è stata rilevata presso gli odierni cantastorie (lăutari) dell'Oltenia, regione del Sud-Ovest della Romania. La tecnica esecutiva in questione consiste nella segmentazione del continuum narrativo del canto per mezzo di inserti testuali eterogenei dal punto di vista tematico e formale (nonché musicale), che possono essere rappresentati da canzoni liriche di argomento erotico o satirico, canzoni da ballo, canzoni con grida (strigături) e richiami, ma anche da brevi testi narrativi in prosa di carattere aneddotico o umoristico. Al racconto epico vero e proprio si trovano cioè intercalati diversi generi e modalità espressive, in una calcolata varietà di scarti registrali e digressioni tematiche che modulano il discorso narrativo nella sua interezza.Pubblicazioni consigliate
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