Sommario: Un argomento (e un convegno) giuridico in larga parte nuovo: fra elettrosmog e OGM. Il provvedimento d'urgenza ex art. 700 c.p.c. e il diritto alla salute come oggetto della causa di merito? Il dibattito sulla "tutela" a fronte dell'elettrosmog. Le variegate reazioni della giurisprudenza sia civile sia amministrativa. La "nuova", "moderna", ma insidiosa, legge-quadro del 22 febbraio 2001, n. 36 e suoi decreti attuativi. I limiti del ricorrente (ma inane, almeno nelle fattispecie concrete non solo pianificatorie) invocazione del c.d. Vorsorgeprinzipa. Casi giurisprudenziali recentissimi di rigetto di ricorsi cautelari d'urgenza. Decisioni giurisprudenziali in stato di insuperabile incertezza cognitiva (sul fatto: ossia sulla dannosità e sulla eziologia delle conseguenze di una certa azione). Ricadute sistematiche sul rapporto fra illecito e inibitoria, anche con rivalutazione e aggiornamento del modello concettuale delle antiche nuntiationes. Alcune conclusioni sulla relatività degli standards probatori in relazione ai vari tipi di azioni: in specie della inibitoria "quia timet" verso azioni ancora future di solo possibile e così non acclarata pericolosità (e così non definibili "illecite").
Il rischio da "ignoto tecnologico": un campo arduo - fra lecito e illecito - per la tutela cautelare e inibitoria
CONSOLO, CLAUDIO
2003
Abstract
Sommario: Un argomento (e un convegno) giuridico in larga parte nuovo: fra elettrosmog e OGM. Il provvedimento d'urgenza ex art. 700 c.p.c. e il diritto alla salute come oggetto della causa di merito? Il dibattito sulla "tutela" a fronte dell'elettrosmog. Le variegate reazioni della giurisprudenza sia civile sia amministrativa. La "nuova", "moderna", ma insidiosa, legge-quadro del 22 febbraio 2001, n. 36 e suoi decreti attuativi. I limiti del ricorrente (ma inane, almeno nelle fattispecie concrete non solo pianificatorie) invocazione del c.d. Vorsorgeprinzipa. Casi giurisprudenziali recentissimi di rigetto di ricorsi cautelari d'urgenza. Decisioni giurisprudenziali in stato di insuperabile incertezza cognitiva (sul fatto: ossia sulla dannosità e sulla eziologia delle conseguenze di una certa azione). Ricadute sistematiche sul rapporto fra illecito e inibitoria, anche con rivalutazione e aggiornamento del modello concettuale delle antiche nuntiationes. Alcune conclusioni sulla relatività degli standards probatori in relazione ai vari tipi di azioni: in specie della inibitoria "quia timet" verso azioni ancora future di solo possibile e così non acclarata pericolosità (e così non definibili "illecite").Pubblicazioni consigliate
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