Il presente lavoro si rivolge allo studio di alcune caratteristiche di personalità in un gruppo di ragazze con diagnosi di disturbo alimentare anoressico, mediante l'applicazione della tecnica proiettiva tematica ORT. Tale strumento, ideato da Phillipson nel 1955, si propone di indagare i diversi tipi e livelli di relazione oggettuale che il soggetto è capace di instaurare. L'ORT è composto da 13 tavole, una bianca e 12 figurate suddivise in tre serie (A, B, C), ognuna delle quali mostra i quattro fondamentali tipi di relazione oggettuale: ad una persona, di coppia, a tre persone e situazione di gruppo. Gli studi sul comportamento alimentare anoressico non annoverano alcun contributo di ricerca che impieghi la tecnica ORT e anche l'uso del TAT è molto Iimitato (Marocco Muttini, 1982; Gilbert, 1993). Le tecniche proietti ve tematiche non hanno trovato una larga applicazione in questo campo di ricerca e la situazione non si discosta molto anche riguardo al test di Rorschach, sebbene venga usato comunemente nella pratica clinica. Lo scopo generale del lavoro, pertanto, è di tipo esplorativo e intende fornire un contributo di conoscenza all'applicazione del proiettivo tematico ORT nell'ambito della patologia anoressica. METODOLOGIA Lo studio prevede l'applicazione dell'ORT a due gruppi distinti di soggetti: un gruppo sperimentale, costituito da ragazze affette da patologia anoressica, e un gruppo di controllo. GRUPPO SPERIMENTALE: Il gruppo sperimentale è formato da 18 ragazze con età media di 21 anni: 11 con diagnosi di Anoressia Nervosa (di queste, 7 rientrano nel sottotipo con abbuffate e 4 nel sottotipo con restrizioni) e 7 con Disturbo del Comportamento Alimentare non altrimenti specificato (DCA nas) sul versante anoressico, secondo i criteri del DSM IV (APA, 1994). GRUPPO DI CONTROLLO: Il gruppo di controllo è formato da 167 protocolli di adolescenti appartenenti alla popolazione normativa, senza indicazioni cliniche, con età media di 20 anni (Lis, Mellano, & Zennaro, 1994). METODI DI CODIFICA DEI PROTOCOLLI: L'analisi delle storie elaborate dalle ragazze anoressiche è stata svolta seguendo il metodo proposto dal gruppo di ricerca dell'Università di Padova (Lis, Basile, & De Zordo. 1988) che ha individuato tre livelli di indagine: formale, di contenuto, dinamico. Il lavoro qui presentato si sofferma sul livello formale e, in modo particolare, sul livello dinamico, mediante l'applicazione della Scala delle Difese, nell'adattamento all'ORT elaborato dal gruppo di ricerca del lavoro sviluppato da Vica Shentoub (1987) sul TAT. La Scala delle Difese si compone di 11 livelli difensivi strutturati secondo un'impostazione evolutiva, da quelli più primitivi a quelli più evoluti, in modo da poter individuare il livello evolutivo del soggetto. IPOTESI: Abbiamo ipotizzato di riscontrare nel gruppo sperimentale medie significativamente superiori nei livelli più primitivi, soprattutto quello narcisistico e dell'oggetto parziale, rispetto al gruppo di controllo. RISULTATI: I risultati ottenuti hanno confermato la nostra ipotesi, ma hanno altresì mostrato come anche il livello più primitivo, quello del pensiero primario, abbia una frequenza media molto elevata nei soggetti anoressici, rispetto al gruppo normale. In generale, i protocolli delle ragazze anoressiche presentano delle frequenze medie significativamente superiori in tutti i livelli difensivi, a parte il livello di latenza e il livello anale, rispetto al gruppo di confronto: sono perciò protocolli molto ricchi di meccanismi difensivi. Più in generale, un ulteriore risultato che emerge dall' analisi dei dati riguarda le caratteristiche comuni relative all'utilizzo dei meccanismi di difesa in entrambi i gruppi di adolescenti e giovani adulte: indipendentemente dalla presenza o meno di patologia, i meccanismi di difesa più frequentemente riscontrati sono risultati essere quelli relativi al livello fobico, anale, edipico.

ORT e anoressia: applicazione della scala delle difese

CALVO, VINCENZO
2000

Abstract

Il presente lavoro si rivolge allo studio di alcune caratteristiche di personalità in un gruppo di ragazze con diagnosi di disturbo alimentare anoressico, mediante l'applicazione della tecnica proiettiva tematica ORT. Tale strumento, ideato da Phillipson nel 1955, si propone di indagare i diversi tipi e livelli di relazione oggettuale che il soggetto è capace di instaurare. L'ORT è composto da 13 tavole, una bianca e 12 figurate suddivise in tre serie (A, B, C), ognuna delle quali mostra i quattro fondamentali tipi di relazione oggettuale: ad una persona, di coppia, a tre persone e situazione di gruppo. Gli studi sul comportamento alimentare anoressico non annoverano alcun contributo di ricerca che impieghi la tecnica ORT e anche l'uso del TAT è molto Iimitato (Marocco Muttini, 1982; Gilbert, 1993). Le tecniche proietti ve tematiche non hanno trovato una larga applicazione in questo campo di ricerca e la situazione non si discosta molto anche riguardo al test di Rorschach, sebbene venga usato comunemente nella pratica clinica. Lo scopo generale del lavoro, pertanto, è di tipo esplorativo e intende fornire un contributo di conoscenza all'applicazione del proiettivo tematico ORT nell'ambito della patologia anoressica. METODOLOGIA Lo studio prevede l'applicazione dell'ORT a due gruppi distinti di soggetti: un gruppo sperimentale, costituito da ragazze affette da patologia anoressica, e un gruppo di controllo. GRUPPO SPERIMENTALE: Il gruppo sperimentale è formato da 18 ragazze con età media di 21 anni: 11 con diagnosi di Anoressia Nervosa (di queste, 7 rientrano nel sottotipo con abbuffate e 4 nel sottotipo con restrizioni) e 7 con Disturbo del Comportamento Alimentare non altrimenti specificato (DCA nas) sul versante anoressico, secondo i criteri del DSM IV (APA, 1994). GRUPPO DI CONTROLLO: Il gruppo di controllo è formato da 167 protocolli di adolescenti appartenenti alla popolazione normativa, senza indicazioni cliniche, con età media di 20 anni (Lis, Mellano, & Zennaro, 1994). METODI DI CODIFICA DEI PROTOCOLLI: L'analisi delle storie elaborate dalle ragazze anoressiche è stata svolta seguendo il metodo proposto dal gruppo di ricerca dell'Università di Padova (Lis, Basile, & De Zordo. 1988) che ha individuato tre livelli di indagine: formale, di contenuto, dinamico. Il lavoro qui presentato si sofferma sul livello formale e, in modo particolare, sul livello dinamico, mediante l'applicazione della Scala delle Difese, nell'adattamento all'ORT elaborato dal gruppo di ricerca del lavoro sviluppato da Vica Shentoub (1987) sul TAT. La Scala delle Difese si compone di 11 livelli difensivi strutturati secondo un'impostazione evolutiva, da quelli più primitivi a quelli più evoluti, in modo da poter individuare il livello evolutivo del soggetto. IPOTESI: Abbiamo ipotizzato di riscontrare nel gruppo sperimentale medie significativamente superiori nei livelli più primitivi, soprattutto quello narcisistico e dell'oggetto parziale, rispetto al gruppo di controllo. RISULTATI: I risultati ottenuti hanno confermato la nostra ipotesi, ma hanno altresì mostrato come anche il livello più primitivo, quello del pensiero primario, abbia una frequenza media molto elevata nei soggetti anoressici, rispetto al gruppo normale. In generale, i protocolli delle ragazze anoressiche presentano delle frequenze medie significativamente superiori in tutti i livelli difensivi, a parte il livello di latenza e il livello anale, rispetto al gruppo di confronto: sono perciò protocolli molto ricchi di meccanismi difensivi. Più in generale, un ulteriore risultato che emerge dall' analisi dei dati riguarda le caratteristiche comuni relative all'utilizzo dei meccanismi di difesa in entrambi i gruppi di adolescenti e giovani adulte: indipendentemente dalla presenza o meno di patologia, i meccanismi di difesa più frequentemente riscontrati sono risultati essere quelli relativi al livello fobico, anale, edipico.
2000
II Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia Clinica dell'AIP
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