Questo articolo teorico discute i rapporti che esistono tra il provare un'emozione e l'etichetterla, cercando di dimostrare che questi eventi sono distinti e possono essere tra loro discrepanti, con conseguenze sia sul comportamento esibito sia sull'esperienza emotiva. L'etichettamento delle proprie emozioni è il risultato di un processo costruttivo di riflessione che trasforma l'esperienza percettiva in esperienza interna, apportando le proprie modificazioni. Le discrepanze possibili --di Semplificazione, di Parte, e di Negazione -- sono dovute al fatto che nell'etichettare un'emozione le strutture rilevanti, cioè l'esperienza emotiva e la struttura di significato dell'etichetta applicata ad essa, possono non coincidere. La scelta di un'etichetta sembra avvenire in base ai principi della salienza percettiva, e del minore carico e maggiore guadagno, oltre che ad un principio di realtà. Infine, l'etichettamento serve a tre funzioni generali, il prender atto, la comunicazione, e l'espressione, ed ha vari effetti, quali l'aumentare l'attenzione verso il sè o interferire con l'immediatezza dell'azione.

L'etichettamento delle proprie emozioni

ZAMMUNER, VANDA
1992

Abstract

Questo articolo teorico discute i rapporti che esistono tra il provare un'emozione e l'etichetterla, cercando di dimostrare che questi eventi sono distinti e possono essere tra loro discrepanti, con conseguenze sia sul comportamento esibito sia sull'esperienza emotiva. L'etichettamento delle proprie emozioni è il risultato di un processo costruttivo di riflessione che trasforma l'esperienza percettiva in esperienza interna, apportando le proprie modificazioni. Le discrepanze possibili --di Semplificazione, di Parte, e di Negazione -- sono dovute al fatto che nell'etichettare un'emozione le strutture rilevanti, cioè l'esperienza emotiva e la struttura di significato dell'etichetta applicata ad essa, possono non coincidere. La scelta di un'etichetta sembra avvenire in base ai principi della salienza percettiva, e del minore carico e maggiore guadagno, oltre che ad un principio di realtà. Infine, l'etichettamento serve a tre funzioni generali, il prender atto, la comunicazione, e l'espressione, ed ha vari effetti, quali l'aumentare l'attenzione verso il sè o interferire con l'immediatezza dell'azione.
1992
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