Si è provata la semina di faggio in una pecceta di origine artificiale sul M. Baldo (VR), ricorrendo a modalità operative diverse (semina a buchette o a spaglio, impiego di seme fresco o conservato) e in differenti condizioni di copertura, realizzate intervenendo in modo diverso sul soprassuolo di conifere: copertura piena (nessun intervento), ridotta (diradamento) o assente (taglio raso). Nell'ambito della modalità di semina risultata più efficace (a buchette, con seme fresco) le nascite si sono verificate con successo indipendentemente dal grado di copertura. Tuttavia sia la sopravvivenza dei semenzali già al termine della prima stagione vegetativa, che le dimensioni raggiunte da questi nei primi due anni di vita hanno risentito significativamente del grado di illuminazione disponibile.
PROVE DI SEMINA DI FAGGIO (Fagus sylvatica L.) IN UNA PECCETA SUL M. BALDO (VR)
COLPI, CRISTIANA;
1997
Abstract
Si è provata la semina di faggio in una pecceta di origine artificiale sul M. Baldo (VR), ricorrendo a modalità operative diverse (semina a buchette o a spaglio, impiego di seme fresco o conservato) e in differenti condizioni di copertura, realizzate intervenendo in modo diverso sul soprassuolo di conifere: copertura piena (nessun intervento), ridotta (diradamento) o assente (taglio raso). Nell'ambito della modalità di semina risultata più efficace (a buchette, con seme fresco) le nascite si sono verificate con successo indipendentemente dal grado di copertura. Tuttavia sia la sopravvivenza dei semenzali già al termine della prima stagione vegetativa, che le dimensioni raggiunte da questi nei primi due anni di vita hanno risentito significativamente del grado di illuminazione disponibile.Pubblicazioni consigliate
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