Obiettivo è evidenziare come il governo della città e la partecipazione dei cittadini potrebbero essere risolti in un quadro generalistico di tipo ecologico. L'analisi evolutiva della città mette in evidenza che il suo governo deve prendere in considerazione aspetti profondamente legati alla evoluzione sociale, culturale, ed economica dell’uomo e della sua società. Dovranno essere creati sistemi di vita socialmente ed ecologicamente sostenibili. La chiave è il coinvolgimento dei garanti della comunità, la collaborazione orizzontale e il coordinamento verticale degli attori nei diversi settori, la partecipazione della comunità e la visione integrata delle dimensioni sanitarie, economiche e ambientali della vita urbana. Lo sviluppo socialmente sostenibile si identificherà, anche, nella lotta alle iniquità e ai privilegi e dovrà garantire la coesione e la collaborazione delle varie componenti della società umana, scelte di modelli di sviluppo, ottimizzazione della produzione economica, promozione della qualità della vita. Su queste basi si sviluppano alcune riflessioni sugli aspetti sistemici delle reti e su come dovrebbe essere strutturata una rete civica. Di base una rete civica deve garantire il dialogo della città reale attraverso lo spazio virtuale ampliando gli spazi della democrazia, della trasparenza e della conoscenza. Gli obiettivi futuri e i contenuti delle reti civiche, in una prospettiva di un ampio sistema di “governance” cittadina, dovranno rispondere ad una visione in cui gli abitanti delle città parteciperanno non solo come deleganti, ma anche come attori al loro governo: dalla democrazia delegata a quella partecipata. Dovremmo pensare alla rete civica come ad una piazza telematica. Il governo di aree urbane e metropolitane deve puntare quindi al potenziamento delle connessioni, alla qualità ed efficienza dei nodi della rete, alla capacità offerta di servizi efficaci, innovazione in tutti i settori. L’orizzonte è costituito da competizione e collaborazione tra città in una visione metropolitana, realizzazione di una rete di servizi e attrezzature di eccellenza a livello metropolitano, riqualificazione del patrimonio infrastrutturale alle varie scale. Per quanto espresso, le reti civiche dovranno superare lo stato di agende informatizzate, per entrare nel campo della “governance” territoriale, del business internazionale, ecc.. Le infrastrutture immateriali rappresentano le reti del sapere delle moderne tecnologie informatiche e telematiche votate a costruire reti di relazioni tra persone e imprese. Le infrastrutture della rete dovranno essere più efficienti nei processi della prossimità e del localismo e dare maggiore visibilità alle piccole imprese nel globale. Edifici intelligenti dovranno essere realizzati nei nodi delle infrastrutture della mobilità. La rete civica dovrà essere una realtà distribuita sul territorio che mira all'innalzamento delle conoscenze peculiari di ciascun nodo della rete. Dovranno essere concepite applicazioni dal grande impatto economico e sociale (diagnostica medica, gestione dei processi industriali, servizi dell'amministrazione pubblica al cittadino, utilizzo per servizi di intrattenimento). Si dove pensare ad un sistema convergente e integrato: rete fissa e rete mobile con una integrazione crescente a livello di rete per i sistemi di gestione tipo intelligente e per il trasporto, perché solo così potremo attuare l'integrazione dei servizi e assecondare l'evoluzione che si sta profilando nelle esigenze dei clienti. Dovrà essere il primo passo per una rete di città: per una città globale.
Guardare al futuro
RIOLFATTI, MASSIMO
2006
Abstract
Obiettivo è evidenziare come il governo della città e la partecipazione dei cittadini potrebbero essere risolti in un quadro generalistico di tipo ecologico. L'analisi evolutiva della città mette in evidenza che il suo governo deve prendere in considerazione aspetti profondamente legati alla evoluzione sociale, culturale, ed economica dell’uomo e della sua società. Dovranno essere creati sistemi di vita socialmente ed ecologicamente sostenibili. La chiave è il coinvolgimento dei garanti della comunità, la collaborazione orizzontale e il coordinamento verticale degli attori nei diversi settori, la partecipazione della comunità e la visione integrata delle dimensioni sanitarie, economiche e ambientali della vita urbana. Lo sviluppo socialmente sostenibile si identificherà, anche, nella lotta alle iniquità e ai privilegi e dovrà garantire la coesione e la collaborazione delle varie componenti della società umana, scelte di modelli di sviluppo, ottimizzazione della produzione economica, promozione della qualità della vita. Su queste basi si sviluppano alcune riflessioni sugli aspetti sistemici delle reti e su come dovrebbe essere strutturata una rete civica. Di base una rete civica deve garantire il dialogo della città reale attraverso lo spazio virtuale ampliando gli spazi della democrazia, della trasparenza e della conoscenza. Gli obiettivi futuri e i contenuti delle reti civiche, in una prospettiva di un ampio sistema di “governance” cittadina, dovranno rispondere ad una visione in cui gli abitanti delle città parteciperanno non solo come deleganti, ma anche come attori al loro governo: dalla democrazia delegata a quella partecipata. Dovremmo pensare alla rete civica come ad una piazza telematica. Il governo di aree urbane e metropolitane deve puntare quindi al potenziamento delle connessioni, alla qualità ed efficienza dei nodi della rete, alla capacità offerta di servizi efficaci, innovazione in tutti i settori. L’orizzonte è costituito da competizione e collaborazione tra città in una visione metropolitana, realizzazione di una rete di servizi e attrezzature di eccellenza a livello metropolitano, riqualificazione del patrimonio infrastrutturale alle varie scale. Per quanto espresso, le reti civiche dovranno superare lo stato di agende informatizzate, per entrare nel campo della “governance” territoriale, del business internazionale, ecc.. Le infrastrutture immateriali rappresentano le reti del sapere delle moderne tecnologie informatiche e telematiche votate a costruire reti di relazioni tra persone e imprese. Le infrastrutture della rete dovranno essere più efficienti nei processi della prossimità e del localismo e dare maggiore visibilità alle piccole imprese nel globale. Edifici intelligenti dovranno essere realizzati nei nodi delle infrastrutture della mobilità. La rete civica dovrà essere una realtà distribuita sul territorio che mira all'innalzamento delle conoscenze peculiari di ciascun nodo della rete. Dovranno essere concepite applicazioni dal grande impatto economico e sociale (diagnostica medica, gestione dei processi industriali, servizi dell'amministrazione pubblica al cittadino, utilizzo per servizi di intrattenimento). Si dove pensare ad un sistema convergente e integrato: rete fissa e rete mobile con una integrazione crescente a livello di rete per i sistemi di gestione tipo intelligente e per il trasporto, perché solo così potremo attuare l'integrazione dei servizi e assecondare l'evoluzione che si sta profilando nelle esigenze dei clienti. Dovrà essere il primo passo per una rete di città: per una città globale.Pubblicazioni consigliate
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