La monografia Tra movimento e stasi. Polisemia del viaggio in Moskva-Petuški di Venedikt Erofeev è dedicata al poema in prosa Moskva-Petuški (1970), una delle opere più amate, eclettiche e controverse nel panorama della letteratura russa contemporanea. Coerentemente con il profilo scientifico dell’autrice e sulla base di un vasto repertorio bibliografico, il lavoro coniuga un’indagine di tipo linguistico-traduttivo e una approfondita analisi di natura critico-letteraria, dando vita a un approccio particolarmente consono alle caratteristiche dell’opera in esame. Il testo si articola in tre ampi capitoli; il primo si concentra principalmente sui motivi dello spazio e del viaggio, con uno studio capillare delle diverse rifrazioni simboliche che tali motivi assumono nel poema. Il secondo capitolo approfondisce invece la dialettica fra i concetti di movimento e stasi, con un’indagine dettagliata del tessuto narrativo, considerato anche nella sua dimensione ritmico-musicale. La terza sezione indaga il complesso intreccio fra denotazione e connotazione che caratterizza il testo di Venedikt Erofeev (1938-1990), sino alla fitta interpolazione di giochi allusivi che nascono sia da più o meno espliciti collegamenti e rimandi intertestuali, sia dalla ricchezza di registri linguistici ed espressioni idiomatiche o gergali. Nonostante il taglio scientifico dell’opera e la presenza di un denso apparato critico, si è prestata particolare attenzione anche all’aspetto narrativo e discorsivo, facendo riferimento a una serie di elementi della cultura universale familiari ai potenziali lettori, come Gogol’, Bulgakov e Kafka, Lewis Carroll e Kerouac, la storia e alcune caratteristiche dei fumetti, gli accostamenti di carattere cinematografico (Kusturika) e musicale. In quest’ottica, anche i numerosi rimandi e simmetrie all’interno dei singoli capitoli sono mirati a una comprensione più immediata delle tematiche affrontate. L’obiettivo di fondo del lavoro è quello di far affiorare anche agli occhi del pubblico italiano la modernità e la “godibilità” del poema, l’esilarante capacità di passare in poche righe dal sublime allo scurrile, dalla parodia dello stile sovietico ufficiale al delirio alcolico, da accorate meditazioni sulla vita e sulla morte intrise di echi dostoevskiani a una curiosa e divertente disanima scientifica sul “singhiozzo da ubriachezza” o su alcune espressioni tipiche del turpiloquio russo. La coesistenza di toni ed elementi ‘bassi’ e registro aulico, di frammenti di vita quotidiana sovietica e citazioni rielaborate provenienti dalla cultura universale costituisce una delle caratteristiche più attuali e postmoderne della scrittura di Erofeev. La monografia si propone quindi l’intento di svelare una serie di rimandi e risonanze del testo per collocarlo pienamente nel contesto culturale europeo, in una prospettiva interdisciplinare che oltre alla letteratura tocca gli ambiti della filosofia, della musica, dell’arte, dell’antropologia e della religione.
ra Movimento e Stasi. Polisemia del viaggio nell’opera di Venedikt Erofeev. Analisi critica del poema in prosa Moskva-Petuški
Ilaria Remonato
Writing – Original Draft Preparation
2015
Abstract
La monografia Tra movimento e stasi. Polisemia del viaggio in Moskva-Petuški di Venedikt Erofeev è dedicata al poema in prosa Moskva-Petuški (1970), una delle opere più amate, eclettiche e controverse nel panorama della letteratura russa contemporanea. Coerentemente con il profilo scientifico dell’autrice e sulla base di un vasto repertorio bibliografico, il lavoro coniuga un’indagine di tipo linguistico-traduttivo e una approfondita analisi di natura critico-letteraria, dando vita a un approccio particolarmente consono alle caratteristiche dell’opera in esame. Il testo si articola in tre ampi capitoli; il primo si concentra principalmente sui motivi dello spazio e del viaggio, con uno studio capillare delle diverse rifrazioni simboliche che tali motivi assumono nel poema. Il secondo capitolo approfondisce invece la dialettica fra i concetti di movimento e stasi, con un’indagine dettagliata del tessuto narrativo, considerato anche nella sua dimensione ritmico-musicale. La terza sezione indaga il complesso intreccio fra denotazione e connotazione che caratterizza il testo di Venedikt Erofeev (1938-1990), sino alla fitta interpolazione di giochi allusivi che nascono sia da più o meno espliciti collegamenti e rimandi intertestuali, sia dalla ricchezza di registri linguistici ed espressioni idiomatiche o gergali. Nonostante il taglio scientifico dell’opera e la presenza di un denso apparato critico, si è prestata particolare attenzione anche all’aspetto narrativo e discorsivo, facendo riferimento a una serie di elementi della cultura universale familiari ai potenziali lettori, come Gogol’, Bulgakov e Kafka, Lewis Carroll e Kerouac, la storia e alcune caratteristiche dei fumetti, gli accostamenti di carattere cinematografico (Kusturika) e musicale. In quest’ottica, anche i numerosi rimandi e simmetrie all’interno dei singoli capitoli sono mirati a una comprensione più immediata delle tematiche affrontate. L’obiettivo di fondo del lavoro è quello di far affiorare anche agli occhi del pubblico italiano la modernità e la “godibilità” del poema, l’esilarante capacità di passare in poche righe dal sublime allo scurrile, dalla parodia dello stile sovietico ufficiale al delirio alcolico, da accorate meditazioni sulla vita e sulla morte intrise di echi dostoevskiani a una curiosa e divertente disanima scientifica sul “singhiozzo da ubriachezza” o su alcune espressioni tipiche del turpiloquio russo. La coesistenza di toni ed elementi ‘bassi’ e registro aulico, di frammenti di vita quotidiana sovietica e citazioni rielaborate provenienti dalla cultura universale costituisce una delle caratteristiche più attuali e postmoderne della scrittura di Erofeev. La monografia si propone quindi l’intento di svelare una serie di rimandi e risonanze del testo per collocarlo pienamente nel contesto culturale europeo, in una prospettiva interdisciplinare che oltre alla letteratura tocca gli ambiti della filosofia, della musica, dell’arte, dell’antropologia e della religione.Pubblicazioni consigliate
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