Con un approccio interdisciplinare ispirato agli studi di scienza e tecnica, che combina approcci museologici e antropologici, questo studio inedito sui depositi dei musei getta nuova luce sul mondo della conservazione dell'arte e del patrimonio. I depositi, luoghi essenziali dei musei in cui le opere vengono conservate quando non sono esposte, sono rimasti a lungo nell'ombra delle sale espositive. Tuttavia, nella maggior parte delle istituzioni, solo una minima parte delle collezioni viene presentata al pubblico, pertanto è fondamentale riflettere sul rapporto tra la parte visibile e quella invisibile, sulle problematiche legate al loro stoccaggio e al loro spostamento, nonché sul lavoro che tutto ciò comporta. Infatti, lungi dall'essere un luogo inattivo in cui gli oggetti riposano tra una mostra e l'altra, i depositi stanno subendo una trasformazione da circa vent'anni. Uscendo dai sotterranei e diventando sempre più centri di conservazione dedicati alla conservazione e allo studio delle collezioni, i depositi si affermano come un altro centro del museo, gestiti da professionisti dedicati e persino aperti al pubblico. Basato su indagini condotte nei musei e sul dialogo tra ricercatori e professionisti, questo libro fa il punto su questi sviluppi. Offre così una visione inedita del mondo della conservazione dell'arte e del patrimonio e permette di comprendere che conservare significa sempre anche trasformare.

Les réserves des musées. Écologies des collections

Tiziana Beltrame;
2024

Abstract

Con un approccio interdisciplinare ispirato agli studi di scienza e tecnica, che combina approcci museologici e antropologici, questo studio inedito sui depositi dei musei getta nuova luce sul mondo della conservazione dell'arte e del patrimonio. I depositi, luoghi essenziali dei musei in cui le opere vengono conservate quando non sono esposte, sono rimasti a lungo nell'ombra delle sale espositive. Tuttavia, nella maggior parte delle istituzioni, solo una minima parte delle collezioni viene presentata al pubblico, pertanto è fondamentale riflettere sul rapporto tra la parte visibile e quella invisibile, sulle problematiche legate al loro stoccaggio e al loro spostamento, nonché sul lavoro che tutto ciò comporta. Infatti, lungi dall'essere un luogo inattivo in cui gli oggetti riposano tra una mostra e l'altra, i depositi stanno subendo una trasformazione da circa vent'anni. Uscendo dai sotterranei e diventando sempre più centri di conservazione dedicati alla conservazione e allo studio delle collezioni, i depositi si affermano come un altro centro del museo, gestiti da professionisti dedicati e persino aperti al pubblico. Basato su indagini condotte nei musei e sul dialogo tra ricercatori e professionisti, questo libro fa il punto su questi sviluppi. Offre così una visione inedita del mondo della conservazione dell'arte e del patrimonio e permette di comprendere che conservare significa sempre anche trasformare.
2024
978-2-37896-491-7
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