Il piano complessivo di questo progetto prevede la suddivisione della ma- teria in due parti. La prima parte del testo è composta di otto sezioni o unità tematiche. La prima unità è di natura propedeutica all’intera opera e ci terrà occupati con le definizioni, le peculiarità e i formanti del biodiritto. L’obiettivo forma- tivo principale di questa unità è quello di fornire un’introduzione generale fornendo, al contempo, una panoramica sul proprium della materia. Il secondo capitolo, intitolato “Paradigmi e Dicotomie”, si propone di in- dividuare quali sono i principali paradigmi del biodiritto attraverso l’analisi di alcune importanti intersezioni fra approcci differenti all’interno dell’ambito biogiuridico. L’unità numero tre sarà, invece, dedicata alle fonti, ai presupposti ideologi- ci, alla mentalità biogiuridica e, più in generale, a tutti quei settori di cui il bio- diritto si compone. L’obiettivo di questa unità è condividere una serie di rifles- sioni circa gli ambiti culturali e di principio che caratterizzano il biodiritto. A partire dal quarto capitolo introduciamo il delicato tema del rapporto tra medico e paziente. In particolare, alla luce delle recenti trasformazioni avvenute all’interno dell’impianto legislativo, ci focalizzeremo sulle conse- guenze riscontrabili nell’approccio pato-centrico, in quello paziente-centrico e in quello persona-centrico. A seguito di ciò, nell’unità tematica numero cinque, cercheremo di inve- stigare l’esperienza biogiuridica attraverso una serie di connessioni tra il ra- gionamento del giurista e il ragionamento del sanitario. L’obiettivo formati- vo di questa unità sarà comprendere le analogie e le differenze tra il metodo dei giuristi ed il metodo dei clinici. Il sesto capitolo sarà, invece, interamente dedicato all’individuazione del concetto di regola biogiuridica e, in particolare, all’influenza che quest’ultima ha (o sembra avere) sull’azione sanitaria. A tal riguardo, verrà posta una parti- colare attenzione, in quanto esempio significativo, al tema del segreto profes- sionale. L’unità numero sette sarà invece dedicata all’analisi della legge n. 24 del 2017 (più comunemente nota come legge “Gelli-Bianco”) che disciplina la sicurezza dell’atto medico e la responsabilità del professionista. In tale qua- dro, potremo concentrare la nostra attenzione sulla regola giuridica intesa come contesto qualificato dell’azione sanitaria. Vedremo, inoltre, come il 2017 possa essere considerato il c.d. “l’anno della svolta biogiuridica”. A partire da tale anno, infatti, si assiste ad un ra- dicale cambiamento nella struttura profonda del biodiritto che si appresta a mutare il proprio paradigma di riferimento. Infine, con l’unità didattica numero otto, si affronterà l’altra colonna por- tante dell’edificio concettuale del biodiritto: la legge n. 219 del 2017. Qui la nostra attenzione sarà dedicata allo studio della natura relazionale del rap- porto medico-paziente, alla necessità di argomentare l’azione sanitaria e di- rigenziale, e all’analisi della regola giuridica, intesa come uno strumento di giustificazione dell’azione sanitaria. Il testo è arricchito, nella seconda parte, di tre laboratori che serviranno a confrontarsi con l’esperienza biogiuridica concreta e ad acquisire le abilità ne- cessarie per muoversi con relativa tranquillità nelle questioni biogiuridiche più importanti o anche solo capire che è il caso di chiedere un consiglio o un parere al professionista esperto di biodiritto attraverso la c.d. consulenza biogiuridica.
Biodiritto. Salute. Società
P. SOMMAGGIO
2023
Abstract
Il piano complessivo di questo progetto prevede la suddivisione della ma- teria in due parti. La prima parte del testo è composta di otto sezioni o unità tematiche. La prima unità è di natura propedeutica all’intera opera e ci terrà occupati con le definizioni, le peculiarità e i formanti del biodiritto. L’obiettivo forma- tivo principale di questa unità è quello di fornire un’introduzione generale fornendo, al contempo, una panoramica sul proprium della materia. Il secondo capitolo, intitolato “Paradigmi e Dicotomie”, si propone di in- dividuare quali sono i principali paradigmi del biodiritto attraverso l’analisi di alcune importanti intersezioni fra approcci differenti all’interno dell’ambito biogiuridico. L’unità numero tre sarà, invece, dedicata alle fonti, ai presupposti ideologi- ci, alla mentalità biogiuridica e, più in generale, a tutti quei settori di cui il bio- diritto si compone. L’obiettivo di questa unità è condividere una serie di rifles- sioni circa gli ambiti culturali e di principio che caratterizzano il biodiritto. A partire dal quarto capitolo introduciamo il delicato tema del rapporto tra medico e paziente. In particolare, alla luce delle recenti trasformazioni avvenute all’interno dell’impianto legislativo, ci focalizzeremo sulle conse- guenze riscontrabili nell’approccio pato-centrico, in quello paziente-centrico e in quello persona-centrico. A seguito di ciò, nell’unità tematica numero cinque, cercheremo di inve- stigare l’esperienza biogiuridica attraverso una serie di connessioni tra il ra- gionamento del giurista e il ragionamento del sanitario. L’obiettivo formati- vo di questa unità sarà comprendere le analogie e le differenze tra il metodo dei giuristi ed il metodo dei clinici. Il sesto capitolo sarà, invece, interamente dedicato all’individuazione del concetto di regola biogiuridica e, in particolare, all’influenza che quest’ultima ha (o sembra avere) sull’azione sanitaria. A tal riguardo, verrà posta una parti- colare attenzione, in quanto esempio significativo, al tema del segreto profes- sionale. L’unità numero sette sarà invece dedicata all’analisi della legge n. 24 del 2017 (più comunemente nota come legge “Gelli-Bianco”) che disciplina la sicurezza dell’atto medico e la responsabilità del professionista. In tale qua- dro, potremo concentrare la nostra attenzione sulla regola giuridica intesa come contesto qualificato dell’azione sanitaria. Vedremo, inoltre, come il 2017 possa essere considerato il c.d. “l’anno della svolta biogiuridica”. A partire da tale anno, infatti, si assiste ad un ra- dicale cambiamento nella struttura profonda del biodiritto che si appresta a mutare il proprio paradigma di riferimento. Infine, con l’unità didattica numero otto, si affronterà l’altra colonna por- tante dell’edificio concettuale del biodiritto: la legge n. 219 del 2017. Qui la nostra attenzione sarà dedicata allo studio della natura relazionale del rap- porto medico-paziente, alla necessità di argomentare l’azione sanitaria e di- rigenziale, e all’analisi della regola giuridica, intesa come uno strumento di giustificazione dell’azione sanitaria. Il testo è arricchito, nella seconda parte, di tre laboratori che serviranno a confrontarsi con l’esperienza biogiuridica concreta e ad acquisire le abilità ne- cessarie per muoversi con relativa tranquillità nelle questioni biogiuridiche più importanti o anche solo capire che è il caso di chiedere un consiglio o un parere al professionista esperto di biodiritto attraverso la c.d. consulenza biogiuridica.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.