Il termine philìa, di consuetudine tradotto in italiano con “amicizia” (latino amicitia), presenta una gamma di significati tale da non potersi ritenere da quest’ultima esaurito. Di qui la scelta operata di lasciare il termine greco traslitterato - nel titolo come, in generale, nella monografia - che meglio ne rispetta la ricchezza semantica. A motivo dell’attenzione che già nel pensiero antico i filosofi hanno dedicato alla philìa, e di conseguenza della complessità che ne caratterizza il quadro interpretativo, di allora come di oggi, nel volume l’esposizione vera e propria dei contenuti delle singole dottrine filosofiche è sviluppata in modo dettagliato e preceduta da un’ampia introduzione, che è intesa a svolgere diverse funzioni. Tra queste infatti non vi è solo quella consistente nell’“introdurre” in generale l’argomento trattato, o anche quella che ne anticipa sinteticamente le linee principali. Essa ha anche la funzione di approfondire e discutere la letteratura critica principale e maggiormente significativa sui diversi aspetti e sui diversi momenti storici della philìa che sono stati oggetto anche recentemente di acceso dibattito. Infine, in essa, l'Autrice sviluppa la propria posizione dal punto di vista strettamente e squisitamente filosofico circa l’argomento trattato, funzione, questa, che, insieme alla conclusione dai caratteri analoghi ed anzi più incisivi, contribuisce a racchiudere e a rendere ancora più interessante l’esposizione delle fonti e più manifesta la loro rilevanza anche per il pensiero contemporaneo (Tratto da Introduzione di C. Rossitto).
PHILIA
SILVIA GULLINO
2017
Abstract
Il termine philìa, di consuetudine tradotto in italiano con “amicizia” (latino amicitia), presenta una gamma di significati tale da non potersi ritenere da quest’ultima esaurito. Di qui la scelta operata di lasciare il termine greco traslitterato - nel titolo come, in generale, nella monografia - che meglio ne rispetta la ricchezza semantica. A motivo dell’attenzione che già nel pensiero antico i filosofi hanno dedicato alla philìa, e di conseguenza della complessità che ne caratterizza il quadro interpretativo, di allora come di oggi, nel volume l’esposizione vera e propria dei contenuti delle singole dottrine filosofiche è sviluppata in modo dettagliato e preceduta da un’ampia introduzione, che è intesa a svolgere diverse funzioni. Tra queste infatti non vi è solo quella consistente nell’“introdurre” in generale l’argomento trattato, o anche quella che ne anticipa sinteticamente le linee principali. Essa ha anche la funzione di approfondire e discutere la letteratura critica principale e maggiormente significativa sui diversi aspetti e sui diversi momenti storici della philìa che sono stati oggetto anche recentemente di acceso dibattito. Infine, in essa, l'Autrice sviluppa la propria posizione dal punto di vista strettamente e squisitamente filosofico circa l’argomento trattato, funzione, questa, che, insieme alla conclusione dai caratteri analoghi ed anzi più incisivi, contribuisce a racchiudere e a rendere ancora più interessante l’esposizione delle fonti e più manifesta la loro rilevanza anche per il pensiero contemporaneo (Tratto da Introduzione di C. Rossitto).Pubblicazioni consigliate
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