Contesto dell’indagine La sottoscrizione da parte del Canton Ticino dell’Accordo inter-cantonale sull'armonizzazione della scuola obbligatoria (Concordato HarmoS) nel giugno del 2007 ha avuto profonde conseguenze nella programmazione e nella concezione stessa dell’insegnamento obbligatorio. Questi mutamenti hanno trovato una prima concretizzazione nella pubblicazione, nel 2015, del Piano di studio della scuola dell’obbligo ticinese (PdS), che si differenziava dai documenti che lo precedevano per due aspetti sostanzialmente, doveva concepire un modello pedagogico-didattico unitario per allievi dai quattro ai quindici anni di età e spostava il paradigma dell’insegnamento dalla trasmissione di saperi all’acquisizione di competenze. L’impatto di queste trasformazioni ha posto sfide importanti in tutti gli ambiti disciplinari, anche quelli di lunga e consolidata tradizione epistemologica con la Matematica o l’Italiano; esso si è però rivelato particolarmente sfidante nella cosiddetta Area Scienze umane-sociali Scienze naturali. Quest’ultima area, infatti, già dagli anni Ottanta del Novecento nel nostro Cantone era ed è strutturata in maniera molto specifica: durante la Scuola media essa è suddivisa nelle tre discipline “tradizionali”: Storia, Geografia e Scienze naturali, mentre nella Scuola primaria essa è insegnata in un ambito definito Studio dell’ambiente. Già prima dei cambiamenti seguiti al Concordato HarmoS, l’adozione un approccio che trascendesse le discipline non era priva di possibili ambiguità interpretative da parte degli insegnanti. In occasione dell’avvio dei lavori per la revisione del PdS (che è terminata con la pubblicazione di un nuovo documento nel 2022), i dirigenti della Divisione della scuola (DS) del DECS hanno demandato al Centro innovazione e ricerca sui sistemi educativi (CIRSE) del DFA la presente indagine, volta a supportare il lavoro di revisione e la sua successiva implementazione. Inizialmente prevista per il 2020, a causa della pandemia di Covid-19, la ricerca ha potuto prendere avvio unicamente nel 2021. Al fine di raccogliere le informazioni richieste, i ricercatori hanno costruito gli strumenti – quantitativi e qualitativi – in stretta collaborazione con il Gruppo Studio dell’ambiente (GSA), incaricato di sviluppare il PdS revisionato. Al fine di poter dare informazioni in tempo utile per la redazione del PdS è stato presentato ai dirigenti della DS e al GSA stesso un rapporto intermedio (Calvo & Rocca, 2021) basato unicamente sui dati quantitativi raccolti. Il presente documento integra a questi anche le rilevazioni qualitative ed ha lo scopo di essere di stimolo all’attività di implementazione del PdS. Evidentemente, per ragioni legate alla cronologia del progetto, le opinioni dei docenti - sia quelle rilevate quantitativamente mediante il questionario, sia quelle raccolte qualitativamente, tramite interviste – si riferiscono al quadro pedagogico delineato dal PdS del 2015. Dati i tempi di implementazione della riforma, non riteniamo tuttavia che questo infici in alcun modo il potenziale del presente rapporto per ciò che concerne il suo supporto all’azione di pilotaggio e messa in opera della recentissima revisione del 2022
AmbienTI: concezioni e pratiche didattiche dello Studio dell'ambiente nella Scuola primaria ticinese
Lorena Rocca
Writing – Review & Editing
2024
Abstract
Contesto dell’indagine La sottoscrizione da parte del Canton Ticino dell’Accordo inter-cantonale sull'armonizzazione della scuola obbligatoria (Concordato HarmoS) nel giugno del 2007 ha avuto profonde conseguenze nella programmazione e nella concezione stessa dell’insegnamento obbligatorio. Questi mutamenti hanno trovato una prima concretizzazione nella pubblicazione, nel 2015, del Piano di studio della scuola dell’obbligo ticinese (PdS), che si differenziava dai documenti che lo precedevano per due aspetti sostanzialmente, doveva concepire un modello pedagogico-didattico unitario per allievi dai quattro ai quindici anni di età e spostava il paradigma dell’insegnamento dalla trasmissione di saperi all’acquisizione di competenze. L’impatto di queste trasformazioni ha posto sfide importanti in tutti gli ambiti disciplinari, anche quelli di lunga e consolidata tradizione epistemologica con la Matematica o l’Italiano; esso si è però rivelato particolarmente sfidante nella cosiddetta Area Scienze umane-sociali Scienze naturali. Quest’ultima area, infatti, già dagli anni Ottanta del Novecento nel nostro Cantone era ed è strutturata in maniera molto specifica: durante la Scuola media essa è suddivisa nelle tre discipline “tradizionali”: Storia, Geografia e Scienze naturali, mentre nella Scuola primaria essa è insegnata in un ambito definito Studio dell’ambiente. Già prima dei cambiamenti seguiti al Concordato HarmoS, l’adozione un approccio che trascendesse le discipline non era priva di possibili ambiguità interpretative da parte degli insegnanti. In occasione dell’avvio dei lavori per la revisione del PdS (che è terminata con la pubblicazione di un nuovo documento nel 2022), i dirigenti della Divisione della scuola (DS) del DECS hanno demandato al Centro innovazione e ricerca sui sistemi educativi (CIRSE) del DFA la presente indagine, volta a supportare il lavoro di revisione e la sua successiva implementazione. Inizialmente prevista per il 2020, a causa della pandemia di Covid-19, la ricerca ha potuto prendere avvio unicamente nel 2021. Al fine di raccogliere le informazioni richieste, i ricercatori hanno costruito gli strumenti – quantitativi e qualitativi – in stretta collaborazione con il Gruppo Studio dell’ambiente (GSA), incaricato di sviluppare il PdS revisionato. Al fine di poter dare informazioni in tempo utile per la redazione del PdS è stato presentato ai dirigenti della DS e al GSA stesso un rapporto intermedio (Calvo & Rocca, 2021) basato unicamente sui dati quantitativi raccolti. Il presente documento integra a questi anche le rilevazioni qualitative ed ha lo scopo di essere di stimolo all’attività di implementazione del PdS. Evidentemente, per ragioni legate alla cronologia del progetto, le opinioni dei docenti - sia quelle rilevate quantitativamente mediante il questionario, sia quelle raccolte qualitativamente, tramite interviste – si riferiscono al quadro pedagogico delineato dal PdS del 2015. Dati i tempi di implementazione della riforma, non riteniamo tuttavia che questo infici in alcun modo il potenziale del presente rapporto per ciò che concerne il suo supporto all’azione di pilotaggio e messa in opera della recentissima revisione del 2022Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.