The first aspect related to the concept of persuasion is linked to Plato's writing, therefore the first section of this research considers licterary and theatrical elements of the Dialogues, that could be included structurally in a precise script. Then the reasearch intends to point out the ambivalences connected to the practice and concept of persuasion, a tool belonging either to the philosofer and to antithetic figures such as the sophist, the rhetor, the eristic. Furthermore, Platonic epistemology is analyzed, since, if the "good oration" is as it is because it speaks the truth, then it can't be granted what is true for Plato. Finally this work turns its attention to Platonic anthropology, particularly focusing on psychic and bodily elements of mankind; in fact the persuader doesn't looks into the so known "rational" aspects of the interlocutor, but tries to exploit also the emotional ones. To speak about psychic and bodily elements, then, assumes not really the traditional "Platonic dualism", but more an unitary idea of man.
Il primo aspetto legato alla nozione di persuasione ha a che fare con la scrittura platonica, dunque la prima parte della presente ricerca analizza gli elementi letterari e teatrali dei dialoghi, strutturalmente inseribili in una precisa sceneggiatura. In secondo luogo la ricerca mira ad individuare le ambivalenze legate alla pratica e alla nozione di persuasione, la quale è strumento che appartiene tanto al filosofo, quanto a figure ad esso antitetiche (sofista, retore, erista). In terzo luogo viene analizzata l'epistemologia platonica, poiché se il "discorso buono" è tale perché dice il vero, non si può dare per scontato cosa sia vero per Platone. Infine il presente lavoro volge la sua attenzione all'antropologia platonica, con particolare riferimento all'analisi degli elementi psichici e corporei dell'uomo; infatti chi persuade non si rivolge solo agli aspetti cosiddetti razionali dell'interlocutore, ma cerca di fare leva anche su quelli emozionali. Parlare di elementi psichici e corporei, inoltre, presuppone non tanto il tradizionale "dualismo platonico", bensì un'idea unitaria dell'uomo.
Potenza della persuasione e potenza dell'anima in Platone(2009).
Potenza della persuasione e potenza dell'anima in Platone
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2009
Abstract
Il primo aspetto legato alla nozione di persuasione ha a che fare con la scrittura platonica, dunque la prima parte della presente ricerca analizza gli elementi letterari e teatrali dei dialoghi, strutturalmente inseribili in una precisa sceneggiatura. In secondo luogo la ricerca mira ad individuare le ambivalenze legate alla pratica e alla nozione di persuasione, la quale è strumento che appartiene tanto al filosofo, quanto a figure ad esso antitetiche (sofista, retore, erista). In terzo luogo viene analizzata l'epistemologia platonica, poiché se il "discorso buono" è tale perché dice il vero, non si può dare per scontato cosa sia vero per Platone. Infine il presente lavoro volge la sua attenzione all'antropologia platonica, con particolare riferimento all'analisi degli elementi psichici e corporei dell'uomo; infatti chi persuade non si rivolge solo agli aspetti cosiddetti razionali dell'interlocutore, ma cerca di fare leva anche su quelli emozionali. Parlare di elementi psichici e corporei, inoltre, presuppone non tanto il tradizionale "dualismo platonico", bensì un'idea unitaria dell'uomo.File | Dimensione | Formato | |
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