Tutto parte da un dono ricevuto, una foto che riprende una mosca posata sopra una mappa. Piuttosto irriverente, come regalo per un geografo. Cosa ci può essere di maggiormente dissacrante per le preziose mappe, per le adorate carte geografiche, del più impuro fra gli insetti, frequentatore di luoghi piuttosto malfamati, che con le sue zampette (sporche, è facile da credere) si accomoda tranquillo sull’immagine stessa della Terra? Da questa provocazione nasce un breve percorso, che in poche tappe esplora un terreno insolito, provando ad unire l’infimo e il sublime, l’anima e il mondo, seppur contando solo sulle fragili ali di una mosca.

Geografly: la mosca e la mappa. Attorno ad una foto di Alberto Schön, con una sua introduzione

Pase Andrea
2020

Abstract

Tutto parte da un dono ricevuto, una foto che riprende una mosca posata sopra una mappa. Piuttosto irriverente, come regalo per un geografo. Cosa ci può essere di maggiormente dissacrante per le preziose mappe, per le adorate carte geografiche, del più impuro fra gli insetti, frequentatore di luoghi piuttosto malfamati, che con le sue zampette (sporche, è facile da credere) si accomoda tranquillo sull’immagine stessa della Terra? Da questa provocazione nasce un breve percorso, che in poche tappe esplora un terreno insolito, provando ad unire l’infimo e il sublime, l’anima e il mondo, seppur contando solo sulle fragili ali di una mosca.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3358986
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