Il 28-29 Ottobre 2018 la tempesta Vaia si è abbattuta sul Nord-Est Italia, colpendo duramente le regioni di Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli. Questo evento atmosferico, senza precedenti sul territorio italiano, verrà ricordato sia per l’intensità di venti e precipitazioni ma anche, e soprattutto, per l’ impatto distruttivo sulle risorse forestali e indebolimento del territorio. Essendosi concentrata principalmente su regioni montuose, la tempesta ha molto spesso aggravato la situazione di marginalità e fragilità socio-economica che caratterizza la aree montuose, le vallate ed aree rurali particolarmente remote. La gestione dell’emergenza e del post- emergenza nelle varie regioni, caratterizzate da una forte mancanza di coordinamento ed uniformità tra i vari territori ed attori, ha portato l’attenzione sull’urgenza di identificare e chiarire gli elementi che determinano la resilienza delle comunità in seguito ad eventi atmosferici estremi. Per fare ciò è necessario comprendere le dinamiche di causa-effetto tra gli ambiti socio-economici ed istituzionali che, nel medio-lungo periodo, definiscono le strategie e le politiche da implementare per il raggiungimento di un nuovo equilibrio e la ripresa del sistema. Partendo dal caso studio del comune di Roccapietore ed illustrando i punti di forza e debolezza e le interazioni tra i vari livelli di governance ed i settori che hanno caratterizzato la ripresa socio-economica, l’intervento vuole essere l’origine di una riflessione partecipata sui metodi ed aspetti da considerare nella definizione della strategia di “riattivazione” del territorio.

Le comunità montane ed eventi climatici estremi: analisi delle fragilità territoriali e strategie di riattivazione del territorio

Federica Romagnoli;Mauro Masiero;Laura Secco
2020

Abstract

Il 28-29 Ottobre 2018 la tempesta Vaia si è abbattuta sul Nord-Est Italia, colpendo duramente le regioni di Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli. Questo evento atmosferico, senza precedenti sul territorio italiano, verrà ricordato sia per l’intensità di venti e precipitazioni ma anche, e soprattutto, per l’ impatto distruttivo sulle risorse forestali e indebolimento del territorio. Essendosi concentrata principalmente su regioni montuose, la tempesta ha molto spesso aggravato la situazione di marginalità e fragilità socio-economica che caratterizza la aree montuose, le vallate ed aree rurali particolarmente remote. La gestione dell’emergenza e del post- emergenza nelle varie regioni, caratterizzate da una forte mancanza di coordinamento ed uniformità tra i vari territori ed attori, ha portato l’attenzione sull’urgenza di identificare e chiarire gli elementi che determinano la resilienza delle comunità in seguito ad eventi atmosferici estremi. Per fare ciò è necessario comprendere le dinamiche di causa-effetto tra gli ambiti socio-economici ed istituzionali che, nel medio-lungo periodo, definiscono le strategie e le politiche da implementare per il raggiungimento di un nuovo equilibrio e la ripresa del sistema. Partendo dal caso studio del comune di Roccapietore ed illustrando i punti di forza e debolezza e le interazioni tra i vari livelli di governance ed i settori che hanno caratterizzato la ripresa socio-economica, l’intervento vuole essere l’origine di una riflessione partecipata sui metodi ed aspetti da considerare nella definizione della strategia di “riattivazione” del territorio.
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