Siamo nella Zurigo degli anni Novanta, ma potremmo essere altrove e oggi. Il tema è più che mai attuale: disoccupazione strutturale in un mercato del lavoro in affanno. Protagonista è un manipolo di manager stacanovisti alle prese con il trauma di un licenziamento inatteso. Fragili e isterici, disperati ma agguerriti, i «rottami dei colletti bianchi» si sottopongono a una terapia di gruppo per sopravvivere alla perdita del posto di lavoro ed essere reintegrati nella società. Top Dogs disegna a tratti tragicomici i destini di queste vittime dell’economia globalizzata, figli ripudiati di quelle grandi aziende che un tempo avevano garantito loro status, identità e potere. Mirabile esempio di teatro post-drammatico, la pièce si propone come riflessione – spassosa e amara insieme – sulla spietatezza del mondo del lavoro e sull’inaridimento emotivo e linguistico dell’homo oeconomicus.
Urs Widmer: Top dogs. Manager alla deriva
Vecchiato D.
;
2012
Abstract
Siamo nella Zurigo degli anni Novanta, ma potremmo essere altrove e oggi. Il tema è più che mai attuale: disoccupazione strutturale in un mercato del lavoro in affanno. Protagonista è un manipolo di manager stacanovisti alle prese con il trauma di un licenziamento inatteso. Fragili e isterici, disperati ma agguerriti, i «rottami dei colletti bianchi» si sottopongono a una terapia di gruppo per sopravvivere alla perdita del posto di lavoro ed essere reintegrati nella società. Top Dogs disegna a tratti tragicomici i destini di queste vittime dell’economia globalizzata, figli ripudiati di quelle grandi aziende che un tempo avevano garantito loro status, identità e potere. Mirabile esempio di teatro post-drammatico, la pièce si propone come riflessione – spassosa e amara insieme – sulla spietatezza del mondo del lavoro e sull’inaridimento emotivo e linguistico dell’homo oeconomicus.Pubblicazioni consigliate
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