Il Paragone della poesia tragica d’Italia con quella di Francia del conte bergamasco Pietro Calepio, pubblicato originariamente a Zurigo nel 1732, è uno dei più significativi testi di teoria tragica settecentesca, capace di fondare giudizi storico-critici fondativi che saranno alla base del mito letterario risorgimentale. Nel trattato Calepio non soltanto pone sulla bilancia pregi e difetti della tragedia francese e di quella italiana, prendendo in esame i drammi di Tasso, di Corneille, di Racine, di Maffei e di molti altri, ma affronta questioni centrali nella definizione dell’estetica letteraria e teatrale del Settecento. La sua disamina lo porta a sostenere un prototipo di tragedia che rilancia la catarsi aristotelica a partire da una nuova prospettiva cristiana, rifugge da ogni non necessario ornamento retorico, e cerca di rimediare alle scarse potenzialità sceniche del teatro italiano cinque-seicentesco, anticipando diverse soluzioni drammatiche che verranno poi esplorate pienamente, alla fine del secolo, da Vittorio Alfieri.
Paragone della poesia tragica d'Italia con quella di Francia
zucchi, enrico
2019
Abstract
Il Paragone della poesia tragica d’Italia con quella di Francia del conte bergamasco Pietro Calepio, pubblicato originariamente a Zurigo nel 1732, è uno dei più significativi testi di teoria tragica settecentesca, capace di fondare giudizi storico-critici fondativi che saranno alla base del mito letterario risorgimentale. Nel trattato Calepio non soltanto pone sulla bilancia pregi e difetti della tragedia francese e di quella italiana, prendendo in esame i drammi di Tasso, di Corneille, di Racine, di Maffei e di molti altri, ma affronta questioni centrali nella definizione dell’estetica letteraria e teatrale del Settecento. La sua disamina lo porta a sostenere un prototipo di tragedia che rilancia la catarsi aristotelica a partire da una nuova prospettiva cristiana, rifugge da ogni non necessario ornamento retorico, e cerca di rimediare alle scarse potenzialità sceniche del teatro italiano cinque-seicentesco, anticipando diverse soluzioni drammatiche che verranno poi esplorate pienamente, alla fine del secolo, da Vittorio Alfieri.Pubblicazioni consigliate
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