Da qualche decennio, la fioritura di pratiche di tutorato in molti contesti, non solo in quelli scolastici, accademici o professionali, testimonia il sempre maggiore bisogno di azioni volte a sostenere e accompagnare le persone attraverso un intervento di preparazione, rafforzamento o miglioramento. Il tutorato concerne la questione del passaggio – di conoscenze, di com portamenti, di saper fare, di competenze, di atteggiamenti, di status – che viene affidato a una figura esperta, deputata a tale scopo per ruolo o per caratteristiche. La finalità del tutorato è, infatti, quella di facilitare la transizione, limitando le difficoltà, le rotture, e prevenendo le criticità. La sua logica partecipa, dunque, di due differenti – e contrapposte – spinte: da un lato la direzione è quella dell’affiancamento, della mediazione, della partecipazione e della condivisione; dall’altro lato essa attiene alla continuità, alla trasmissione, all’integrazione e pure all’adattamento. Nel tutorato, particolare centralità rivestono il significato e le modalità della relazione educativo-formativa e, soprattutto, la specificità dell’asimmetria pedagogica. Differentemente dalla forma scolastica ‘tradizionale’, tutor e tutee danno vita a un legame di prossimità che unisce entrambi in una biunivoca domanda/offerta di sostegno nelle criticità da affrontare, di aiuto nelle sfide (personali o professionali) che possono minare l’integrità o l’identità personale, di supporto nella relazione con gli altri, di accesso a nuovi contesti di azione. Si tratta di una forma di accompagnamento sistematico e finalizzato ad orientare le persone, favorendo capacità di dialogo, di autonomia, di autodeterminazione e di emancipazione. Per questi motivi, la figura del tutor è divenuta, oggi, di cruciale importanza in relazione ai percorsi di sviluppo personali, professionali e sociali sempre più complessi e globali. Questo numero della rivista Studium Educationis si propone di fare il punto sulla tematica del tutorato e sulla figura del tutor; esso intende indagarne le forme, le modalità e gli aspetti per offrire uno spunto di riflessione sulla questione e per proporre alcune soluzioni di intervento particolarmente efficaci.
Tutorato e Tutor: significati e contesti
BIASIN CHIARA
2018
Abstract
Da qualche decennio, la fioritura di pratiche di tutorato in molti contesti, non solo in quelli scolastici, accademici o professionali, testimonia il sempre maggiore bisogno di azioni volte a sostenere e accompagnare le persone attraverso un intervento di preparazione, rafforzamento o miglioramento. Il tutorato concerne la questione del passaggio – di conoscenze, di com portamenti, di saper fare, di competenze, di atteggiamenti, di status – che viene affidato a una figura esperta, deputata a tale scopo per ruolo o per caratteristiche. La finalità del tutorato è, infatti, quella di facilitare la transizione, limitando le difficoltà, le rotture, e prevenendo le criticità. La sua logica partecipa, dunque, di due differenti – e contrapposte – spinte: da un lato la direzione è quella dell’affiancamento, della mediazione, della partecipazione e della condivisione; dall’altro lato essa attiene alla continuità, alla trasmissione, all’integrazione e pure all’adattamento. Nel tutorato, particolare centralità rivestono il significato e le modalità della relazione educativo-formativa e, soprattutto, la specificità dell’asimmetria pedagogica. Differentemente dalla forma scolastica ‘tradizionale’, tutor e tutee danno vita a un legame di prossimità che unisce entrambi in una biunivoca domanda/offerta di sostegno nelle criticità da affrontare, di aiuto nelle sfide (personali o professionali) che possono minare l’integrità o l’identità personale, di supporto nella relazione con gli altri, di accesso a nuovi contesti di azione. Si tratta di una forma di accompagnamento sistematico e finalizzato ad orientare le persone, favorendo capacità di dialogo, di autonomia, di autodeterminazione e di emancipazione. Per questi motivi, la figura del tutor è divenuta, oggi, di cruciale importanza in relazione ai percorsi di sviluppo personali, professionali e sociali sempre più complessi e globali. Questo numero della rivista Studium Educationis si propone di fare il punto sulla tematica del tutorato e sulla figura del tutor; esso intende indagarne le forme, le modalità e gli aspetti per offrire uno spunto di riflessione sulla questione e per proporre alcune soluzioni di intervento particolarmente efficaci.File | Dimensione | Formato | |
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