Dallo studio della disciplina degli aiuti di Stato in questa prospettiva nuova del public e private enforcement emerge un ruolo fondamentale del Giudice nazionale nel garantire l’effettività di questa disciplina, posto che questi si trova agli avamposti dell’applicazione del diritto dell’Unione. Nella comprensione della tutela giurisdizionale che il Giudice nazionale deve garantire alle situazioni giuridiche create dalla norme comunitarie in subiecta materia, appare dalla giurisprudenza della Corte la presenza di un particolare souci d’éfficacité individuabile in pronunce alla Scott (2010), nella quale si ribadisce, inter alia, che “conformemente a tale principio di effettività, come concretizzato in materia di aiuti di Stato da una giurisprudenza costante, uno Stato membro che, sulla base di una decisione della Commissione, sia obbligato a recuperare gli aiuti illegittimi, è libero di scegliere i mezzi con cui adempierà tale obbligo, a condizione che le misure scelte non siano in contrasto con la portata e con l’efficacia del diritto dell’Unione”. L’analisi della giurisprudenza nazionale ha mostrato, comunque, che manca ancora una maturità del contenzioso da parte del concorrente leso, salvo il caso della Germania, in cui l’elaborazione assai risalente della cd. “Konkurrentenklage” da parte della giurisprudenza e dottrina tedesche ha trovato, recentemente, delle prime importanti aperture da parte del Bundesgerichtshof. Questo, del resto, parrebbe essere l’approccio della Corte e della Commissione che, anche in relazione al cd. public enforcement, segnalano opportunamente l’importante ruolo che può essere giocato dal concorrente leso.

Giudice nazionale e aiuti alle imprese fra public e private enforcement

paolo piva
2018

Abstract

Dallo studio della disciplina degli aiuti di Stato in questa prospettiva nuova del public e private enforcement emerge un ruolo fondamentale del Giudice nazionale nel garantire l’effettività di questa disciplina, posto che questi si trova agli avamposti dell’applicazione del diritto dell’Unione. Nella comprensione della tutela giurisdizionale che il Giudice nazionale deve garantire alle situazioni giuridiche create dalla norme comunitarie in subiecta materia, appare dalla giurisprudenza della Corte la presenza di un particolare souci d’éfficacité individuabile in pronunce alla Scott (2010), nella quale si ribadisce, inter alia, che “conformemente a tale principio di effettività, come concretizzato in materia di aiuti di Stato da una giurisprudenza costante, uno Stato membro che, sulla base di una decisione della Commissione, sia obbligato a recuperare gli aiuti illegittimi, è libero di scegliere i mezzi con cui adempierà tale obbligo, a condizione che le misure scelte non siano in contrasto con la portata e con l’efficacia del diritto dell’Unione”. L’analisi della giurisprudenza nazionale ha mostrato, comunque, che manca ancora una maturità del contenzioso da parte del concorrente leso, salvo il caso della Germania, in cui l’elaborazione assai risalente della cd. “Konkurrentenklage” da parte della giurisprudenza e dottrina tedesche ha trovato, recentemente, delle prime importanti aperture da parte del Bundesgerichtshof. Questo, del resto, parrebbe essere l’approccio della Corte e della Commissione che, anche in relazione al cd. public enforcement, segnalano opportunamente l’importante ruolo che può essere giocato dal concorrente leso.
2018
978-8-86611-707-0
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