Il volume presenta la prima traduzione in lingua italiana (con saggio introduttivo e ampie note di commento scientifico) della "Confutazione di alcune dottrine aristoteliche", opera in lingua greca falsamente attribuita dalla tradizione manoscritta all’apologista Giustino, la cui redazione può probabilmente essere datata tra il IV e il V secolo. L’opera si inserisce nella tradizione del pensiero cristiano antico che, a partire dalla convinzione che l’attività creatrice di Dio si collochi "ab initio temporis", individua in Aristotele, sostenitore della dottrina dell’eternità del cosmo e del tempo, uno dei bersagli privilegiati della sua polemica. In questo contesto l’atteggiamento dell’anonimo autore della Confutatio appare tuttavia singolare: per difendere la creazione dal nulla egli infatti si confronta in modo diretto – caso quasi unico all’interno della Patristica – con il testo aristotelico della "Fisica" e del trattato "De caelo", confutandone le dottrine con argomentazioni di carattere esclusivamente filosofico ed evitando il richiamo al testo biblico quale strumento probatorio.

Pseudo-Giustino, Confutazione di alcune dottrine aristoteliche. Traduzione, introduzione e note

Crepaldi, Maria Grazia
2018

Abstract

Il volume presenta la prima traduzione in lingua italiana (con saggio introduttivo e ampie note di commento scientifico) della "Confutazione di alcune dottrine aristoteliche", opera in lingua greca falsamente attribuita dalla tradizione manoscritta all’apologista Giustino, la cui redazione può probabilmente essere datata tra il IV e il V secolo. L’opera si inserisce nella tradizione del pensiero cristiano antico che, a partire dalla convinzione che l’attività creatrice di Dio si collochi "ab initio temporis", individua in Aristotele, sostenitore della dottrina dell’eternità del cosmo e del tempo, uno dei bersagli privilegiati della sua polemica. In questo contesto l’atteggiamento dell’anonimo autore della Confutatio appare tuttavia singolare: per difendere la creazione dal nulla egli infatti si confronta in modo diretto – caso quasi unico all’interno della Patristica – con il testo aristotelico della "Fisica" e del trattato "De caelo", confutandone le dottrine con argomentazioni di carattere esclusivamente filosofico ed evitando il richiamo al testo biblico quale strumento probatorio.
2018
9788831182539
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