L’Albania una terra dalle mille contraddizioni, dalle mille culture, dalle mille architetture, un territorio ricchissimo per i tanti popoli che nel tempo si sono succeduti nell’occupare e vivere questo piccolo brano di terra. Un percorso storico articolato come questo ha lasciato tracce in modo diretto nelle diverse architetture, alcune sopravvissute al tempo, altre ridotte a rudere, altre ancora divenute parte del patrimonio archeologico locale, altre invece annientate dalla “cultura” contemporanea che ha mirato soprattutto al trasformare, totalmente incurante se l’edificio fosse più o meno in grado di sopportare tale trasformazione. In tale ambito si colloca il lavoro di ricerca riportato in questo libro che ha l’obiettivo di mettere in luce le ragioni di un patrimonio che lentamene sta scomparendo, sotto il peso di una cultura contemporanea locale sempre meno attenta alle proprie radici, e sempre più proiettata verso una nuova matrice prettamente occidentale che in questo territorio ha facilmente preso il sopravvento sulle tradizioni locali. Le emergenze architettoniche di un tempo - caratterizzate dalla qualità edilizia, dal dettaglio, dall’elemento decorativo - date le modeste dimensioni, vengono affievolite o ancor peggio schiacciate dalla nuova edificazione, ed è sempre più necessario osservarle attraverso scorci di vie, ma spesso passano inosservate, sono quasi silenti nell’attesa che qualcuno le riscopra e le rivalorizzi. In tale quadro città come Berat ed Argirocastro sono sicuramente le punte di riferimento dell’architettura tradizionale Albanese, si tratta di città simbolo, tutelate per la loro bellezza, dettata soprattutto da un’architettura che in questi casi si è mantenuta in buona parte e da cui emerge prepotentemente la matrice ottomana. Ma accanto a questi patrimoni unici vi sono numerosi altri esempi dimenticati, sparsi sul territorio che sono testimonianze concrete di una civiltà dell’architettura radicata in questi luoghi, che questo libro cerca almeno in parte di raccontare.

COSI' VICINI COSI' LONTANI Architettura e tradizione in terra di Albania

umberto turrini;giorgio croatto;
2017

Abstract

L’Albania una terra dalle mille contraddizioni, dalle mille culture, dalle mille architetture, un territorio ricchissimo per i tanti popoli che nel tempo si sono succeduti nell’occupare e vivere questo piccolo brano di terra. Un percorso storico articolato come questo ha lasciato tracce in modo diretto nelle diverse architetture, alcune sopravvissute al tempo, altre ridotte a rudere, altre ancora divenute parte del patrimonio archeologico locale, altre invece annientate dalla “cultura” contemporanea che ha mirato soprattutto al trasformare, totalmente incurante se l’edificio fosse più o meno in grado di sopportare tale trasformazione. In tale ambito si colloca il lavoro di ricerca riportato in questo libro che ha l’obiettivo di mettere in luce le ragioni di un patrimonio che lentamene sta scomparendo, sotto il peso di una cultura contemporanea locale sempre meno attenta alle proprie radici, e sempre più proiettata verso una nuova matrice prettamente occidentale che in questo territorio ha facilmente preso il sopravvento sulle tradizioni locali. Le emergenze architettoniche di un tempo - caratterizzate dalla qualità edilizia, dal dettaglio, dall’elemento decorativo - date le modeste dimensioni, vengono affievolite o ancor peggio schiacciate dalla nuova edificazione, ed è sempre più necessario osservarle attraverso scorci di vie, ma spesso passano inosservate, sono quasi silenti nell’attesa che qualcuno le riscopra e le rivalorizzi. In tale quadro città come Berat ed Argirocastro sono sicuramente le punte di riferimento dell’architettura tradizionale Albanese, si tratta di città simbolo, tutelate per la loro bellezza, dettata soprattutto da un’architettura che in questi casi si è mantenuta in buona parte e da cui emerge prepotentemente la matrice ottomana. Ma accanto a questi patrimoni unici vi sono numerosi altri esempi dimenticati, sparsi sul territorio che sono testimonianze concrete di una civiltà dell’architettura radicata in questi luoghi, che questo libro cerca almeno in parte di raccontare.
2017
9788891762887
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