Il presente studio intende provare a rispondere ad alcuni quesiti relativi al rapporto tra regime e istruzione secondaria: fino a che punto fu pervasiva l’opera di fascistizzazione della scuola superiore? Furono possibili – e in che misura – ambiti di obiezione per insegnanti e presidi? Quali gli effetti della guerra in una città come Padova, sede di un prestigioso Ateneo e, negli anni della Repubblica di Salò, del Ministero dell’Educazione Nazionale? L’accesso agli archivi scolastici di cinque istituti padovani ha permesso di fare chiarezza su questi aspetti grazie alla consultazione di una documentazione che si è rivelata, se non conservata in maniera uniforme da ciascuna scuola, certamente ricca e tale da consentire indagini approfondite. Ne sono emersi fatti, vicende, figure che restituiscono al lettore un quadro composito e vivido della cultura scolastica di allora: la massiva propaganda, le pratiche imposte dal regime, il clima di intimidazione per convincere i tiepidi ad aderirvi, le vergognose pagine legate all’emanazione delle leggi razziali, la drammatica situazione negli ultimi anni del conflitto, gli atteggiamenti di calcolata convenienza politica di certi zelanti corifei del fascismo, ma anche l’impegno, a rischio della vita, di chi decise di opporsi. Le scuole che hanno aderito al progetto sono l’Istituto magistrale “Duca d’Aosta”, il Liceo classico “Tito Livio”, l’Istituto Superiore “Pietro Scalcerle”, l’Istituto tecnico commerciale “Pier Fortunato Calvi” e il Liceo Statale “Ippolito Nievo”. Esse sono state coinvolte nel lavoro di ricerca «Guerra e Resistenza negli archivi scolastici padovani (1938-1945)», promosso nel 2014 dall’allora Istituto veneto per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea (oggi Centro di Ateneo per la Storia della Resistenza e dell’Età contemporanea), dal Museo dell’Educazione dell’Università di Padova, nonché dall’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (Anpi) di Padova, che ha destinato al finanziamento della ricerca una donazione alla memoria del prof. Guido Capovilla, ordinario di Italianistica mancato nel 2011. Il volume è in special modo indirizzato a docenti, dirigenti scolastici e studenti e intende offrirsi anche come sussidio didattico per l’insegnamento della storia. Il confronto costante con le fonti archivistiche e la presentazione fotografica di alcuni documenti dell’epoca suggeriscono un approccio alla disciplina ispirato al metodo storiografico classico e aperto a tutte le sollecitazioni che solo lo studio della documentazione d’archivio può indurre.
Sui banchi di scuola tra fascismo e Resistenza. Gli archivi scolastici padovani (1938-1945)
TARGHETTA, FABIO;SIMONE, GIULIA
2016
Abstract
Il presente studio intende provare a rispondere ad alcuni quesiti relativi al rapporto tra regime e istruzione secondaria: fino a che punto fu pervasiva l’opera di fascistizzazione della scuola superiore? Furono possibili – e in che misura – ambiti di obiezione per insegnanti e presidi? Quali gli effetti della guerra in una città come Padova, sede di un prestigioso Ateneo e, negli anni della Repubblica di Salò, del Ministero dell’Educazione Nazionale? L’accesso agli archivi scolastici di cinque istituti padovani ha permesso di fare chiarezza su questi aspetti grazie alla consultazione di una documentazione che si è rivelata, se non conservata in maniera uniforme da ciascuna scuola, certamente ricca e tale da consentire indagini approfondite. Ne sono emersi fatti, vicende, figure che restituiscono al lettore un quadro composito e vivido della cultura scolastica di allora: la massiva propaganda, le pratiche imposte dal regime, il clima di intimidazione per convincere i tiepidi ad aderirvi, le vergognose pagine legate all’emanazione delle leggi razziali, la drammatica situazione negli ultimi anni del conflitto, gli atteggiamenti di calcolata convenienza politica di certi zelanti corifei del fascismo, ma anche l’impegno, a rischio della vita, di chi decise di opporsi. Le scuole che hanno aderito al progetto sono l’Istituto magistrale “Duca d’Aosta”, il Liceo classico “Tito Livio”, l’Istituto Superiore “Pietro Scalcerle”, l’Istituto tecnico commerciale “Pier Fortunato Calvi” e il Liceo Statale “Ippolito Nievo”. Esse sono state coinvolte nel lavoro di ricerca «Guerra e Resistenza negli archivi scolastici padovani (1938-1945)», promosso nel 2014 dall’allora Istituto veneto per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea (oggi Centro di Ateneo per la Storia della Resistenza e dell’Età contemporanea), dal Museo dell’Educazione dell’Università di Padova, nonché dall’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (Anpi) di Padova, che ha destinato al finanziamento della ricerca una donazione alla memoria del prof. Guido Capovilla, ordinario di Italianistica mancato nel 2011. Il volume è in special modo indirizzato a docenti, dirigenti scolastici e studenti e intende offrirsi anche come sussidio didattico per l’insegnamento della storia. Il confronto costante con le fonti archivistiche e la presentazione fotografica di alcuni documenti dell’epoca suggeriscono un approccio alla disciplina ispirato al metodo storiografico classico e aperto a tutte le sollecitazioni che solo lo studio della documentazione d’archivio può indurre.Pubblicazioni consigliate
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