Il saggio analizza le tecniche giurisprudenziali per la definizione dei diritti delle popolazioni aborigene sui territori poi passati alla sovranità delle potenze coloniali e da queste agli Stati Uniti e al Canada. In contrapposizione con l'esperienza coloniale spagnola, che ha sempre negato qualsiasi diritto aborigeno, sul presupposto della lontananza di queste popolazioni da qualsiasi ipotesi di civiltà, gli ordinamenti di matrice anglosassone hanno ricostruito questa fattispecie su principi diversi, affermando che con l'instaurarsi della sovranità regale sul territorio il Re avesse comunque costituito un proprio dominio eminente su tutte le terre non in proprietà privata di alcuno. Questi principi sono stati impiegati dalla giurisprudenza della Corte Suprema del Canada e dell'Alta Corte australiana per creare un titolo concorrente di proprietà, basato sulla sua originarietà rispetto alla sovranità dello Stato, che non viene per questo smentita: l'aboriginal title, o titolo aborigeno di proprietà fondiaria. Ripercorrendo le tappe principali di questo processo, fino ad arrivare alla sentenza più recente in argomento (Tsilhqot'in Nation v. British Columbia, 2014), il saggio rielabora la teoria dell'aboriginal title mostrandone le affinità nella ricostruzione con la figura dell'ancient demaisne (demanium) di common law.
La proprietà aborigena tra esclusività e sovranità
VOLANTE, RAFFAELE
2016
Abstract
Il saggio analizza le tecniche giurisprudenziali per la definizione dei diritti delle popolazioni aborigene sui territori poi passati alla sovranità delle potenze coloniali e da queste agli Stati Uniti e al Canada. In contrapposizione con l'esperienza coloniale spagnola, che ha sempre negato qualsiasi diritto aborigeno, sul presupposto della lontananza di queste popolazioni da qualsiasi ipotesi di civiltà, gli ordinamenti di matrice anglosassone hanno ricostruito questa fattispecie su principi diversi, affermando che con l'instaurarsi della sovranità regale sul territorio il Re avesse comunque costituito un proprio dominio eminente su tutte le terre non in proprietà privata di alcuno. Questi principi sono stati impiegati dalla giurisprudenza della Corte Suprema del Canada e dell'Alta Corte australiana per creare un titolo concorrente di proprietà, basato sulla sua originarietà rispetto alla sovranità dello Stato, che non viene per questo smentita: l'aboriginal title, o titolo aborigeno di proprietà fondiaria. Ripercorrendo le tappe principali di questo processo, fino ad arrivare alla sentenza più recente in argomento (Tsilhqot'in Nation v. British Columbia, 2014), il saggio rielabora la teoria dell'aboriginal title mostrandone le affinità nella ricostruzione con la figura dell'ancient demaisne (demanium) di common law.Pubblicazioni consigliate
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