Folta è la tradizione di studi incentrati sul ruolo del bosco come "scenografia" e luogo deputato di complessi rituali iniziatici implicanti lo scontro tra eroi umani e figure demoniache; silenzio pressoché totale, invece, sulla possibilità di rileggere nella medesima prospettiva episodi affini stagliati sullo sfondo dello spazio desertico, gemello orientale dell'ambiente silvestre europeo. Identificati i canali - culturali e di genere - lungo i quali tale motivo si è propagginato, si è radunato e sottoposto ad analisi un corpus di testi (apparentemente) disparati, dal Nuovo Testamento al Milione, anzitutto con l'intento di isolare il tema e le sue strutture iniziatiche, quindi di contestualizzarne il rimodellamento ideologico entro le singole opere, con lo scopo ultimo di riconoscere il nucleo di senso e i simbolismi arcaici soggiacenti al tópos. Affiancando agli strumenti classici della ricerca letteraria gli strumenti dell'antropologia, si è approdati a ravvisare, nell'attraversamento del paesaggio desertico, un percorso d'identità tracciato attraverso un vero e proprio locus probationis. Prefazione di Alvaro Barbieri, professore presso l'Università degli Studi di Padova.
Locus probationis. Il deserto come scenario iniziatico e passaggio periglioso nel Medioevo latino e volgare
MUNARI, ALESSANDRA
2014
Abstract
Folta è la tradizione di studi incentrati sul ruolo del bosco come "scenografia" e luogo deputato di complessi rituali iniziatici implicanti lo scontro tra eroi umani e figure demoniache; silenzio pressoché totale, invece, sulla possibilità di rileggere nella medesima prospettiva episodi affini stagliati sullo sfondo dello spazio desertico, gemello orientale dell'ambiente silvestre europeo. Identificati i canali - culturali e di genere - lungo i quali tale motivo si è propagginato, si è radunato e sottoposto ad analisi un corpus di testi (apparentemente) disparati, dal Nuovo Testamento al Milione, anzitutto con l'intento di isolare il tema e le sue strutture iniziatiche, quindi di contestualizzarne il rimodellamento ideologico entro le singole opere, con lo scopo ultimo di riconoscere il nucleo di senso e i simbolismi arcaici soggiacenti al tópos. Affiancando agli strumenti classici della ricerca letteraria gli strumenti dell'antropologia, si è approdati a ravvisare, nell'attraversamento del paesaggio desertico, un percorso d'identità tracciato attraverso un vero e proprio locus probationis. Prefazione di Alvaro Barbieri, professore presso l'Università degli Studi di Padova.Pubblicazioni consigliate
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