Sito web del Gruppo di Ricerca in Pedagogia dell'Invecchiamento del Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata dell'Università di Padova (http://gripi.fisppa.unipd.it/). Il Gruppo sviluppa iniziative di studio, ricerca e formazione nelle seguenti direzioni: • l’educazione “alla” vecchiaia, mirante a mettere in circolo un’immagine di coloro che stanno vivendo l’ultima stagione dell’esistenza come persone depositarie di progettualità e risorse, e non solo come soggetti bisognosi di assistenza e di cure; • l’educazione “nella” vecchiaia, volta a stimolare e sostenere le peculiari potenzialità di quell’area di popolazione in età avanzata la cui partecipazione alla vita della collettività si esprime attraverso l’adesione a organizzazioni ad essa dedicate, per mezzo delle quali coltiva azioni solidali rivolte ai pari, alle altre generazioni e alla comunità nel suo insieme; • la “rieducazione” dell’anziano fragile in situazione di povertà relazionale; • un approccio pedagogico alle persone con demenza e, più nello specifico, a quelle affette dalla sindrome d’Alzheimer; • la formazione delle figure educative che operano a contatto con persone attempate, la cui specificità professionale, se in relazione a quelle autosufficienti e in buona salute non è difficile da identificare, in riferimento a quelle in condizione di fragilità relazionale o non più autosufficienti è in buona parte ancora da costruire.
Sito web del GRIPI - Gruppo di Ricerca in Pedagogia dell'Invecchiamento
GASPERI, EMMA
2015
Abstract
Sito web del Gruppo di Ricerca in Pedagogia dell'Invecchiamento del Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata dell'Università di Padova (http://gripi.fisppa.unipd.it/). Il Gruppo sviluppa iniziative di studio, ricerca e formazione nelle seguenti direzioni: • l’educazione “alla” vecchiaia, mirante a mettere in circolo un’immagine di coloro che stanno vivendo l’ultima stagione dell’esistenza come persone depositarie di progettualità e risorse, e non solo come soggetti bisognosi di assistenza e di cure; • l’educazione “nella” vecchiaia, volta a stimolare e sostenere le peculiari potenzialità di quell’area di popolazione in età avanzata la cui partecipazione alla vita della collettività si esprime attraverso l’adesione a organizzazioni ad essa dedicate, per mezzo delle quali coltiva azioni solidali rivolte ai pari, alle altre generazioni e alla comunità nel suo insieme; • la “rieducazione” dell’anziano fragile in situazione di povertà relazionale; • un approccio pedagogico alle persone con demenza e, più nello specifico, a quelle affette dalla sindrome d’Alzheimer; • la formazione delle figure educative che operano a contatto con persone attempate, la cui specificità professionale, se in relazione a quelle autosufficienti e in buona salute non è difficile da identificare, in riferimento a quelle in condizione di fragilità relazionale o non più autosufficienti è in buona parte ancora da costruire.Pubblicazioni consigliate
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