Il punto di partenza è stato questo: l’idea di raccogliere una serie di contributi sul lavoro svolto da Nelson Mandela durante l’arco della sua vita e sul suo apporto mirato a costruire un mondo migliore. Non è un caso che il progetto originale sia stato presentato dalla nostra guest editor, Annalisa Oboe dell’Università di Padova, Presidente dell’AISCLI (Associazione Italiana di Studi sulle Culture e Letterature in lingua Inglese) e non abbiamo avuto bisogno di molto tempo per capire che il filo conduttore da seguire era molto sottile: non volevamo proporre una commemorazione, o una celebrazione, e nemmeno una serie di analisi accademiche a circolo chiuso riguardo un uomo che è stato e rimane una delle figure più straordinarie dei nostri tempi. Il presente numero di Altre Modernità, al contrario, doveva essere aperto a chiunque volesse proporre un contributo, in qualunque forma o lingua, con riferimento particolare alle rappresentazioni di Mandela nella letteratura e nelle altre discipline umanistiche. Ciò di cui non eravamo del tutto consapevoli quando abbiamo cominciato a lavorare al progetto era che questo sarebbe diventato uno spazio per raccontare una storia in cui molteplici racconti riguardanti Mandela e la “sua” Africa si sarebbero intrecciati e avrebbero preso vita. Mandela è il risultato di questo progetto: una serie di saggi, poesie, riflessioni, che non sono affatto conclusivi (né intendono esserlo) e la cui ratio è spiegata con passione ed eleganza nel contributo iniziale di questa raccolta: le “Returning Images” di Oboe su uno scenario multicolore. ---- We started with this: the idea of gathering a series of interventions on Nelson Mandela’s lifework and contribution to bui lding a better world. Quite meaningfully, the original project was conceived by our guest editor, Annalisa Oboe (University of Padua, Chair of AISCLI - Associazione Italiana di Studi sulle Culture e Letterature in lingua Inglese), and it soon became clear that the thread to be followed was a subtle one: what we wanted to produce was not a commemoration, or a celebration, nor a set of closed - circle, academic analyses of the man who was and is one of the most extraordinary figures of our times. This issue of Altre Modernità had rather to be open to anyone willing to provide a contribution, in whatever form or linguistic code, with particular reference to representations of Mandela in literature and the arts. What we were not fully aware of, when we began, was that our work would provide a space for telling a story where multiple narratives on Mandela and ‘his’ South Africa could be interwoven and come alive. Mandela is the result of this project: a series of essays, poems, reflections, that are by no means con clusive (nor do they mean to be) and whose ratio is passionately and at the same time elegantly explained by the threshold to the present collection: Oboe’s “Returning Images” on a rainbow-colored backdrop

Mandela

OBOE, ANNALISA
2014

Abstract

Il punto di partenza è stato questo: l’idea di raccogliere una serie di contributi sul lavoro svolto da Nelson Mandela durante l’arco della sua vita e sul suo apporto mirato a costruire un mondo migliore. Non è un caso che il progetto originale sia stato presentato dalla nostra guest editor, Annalisa Oboe dell’Università di Padova, Presidente dell’AISCLI (Associazione Italiana di Studi sulle Culture e Letterature in lingua Inglese) e non abbiamo avuto bisogno di molto tempo per capire che il filo conduttore da seguire era molto sottile: non volevamo proporre una commemorazione, o una celebrazione, e nemmeno una serie di analisi accademiche a circolo chiuso riguardo un uomo che è stato e rimane una delle figure più straordinarie dei nostri tempi. Il presente numero di Altre Modernità, al contrario, doveva essere aperto a chiunque volesse proporre un contributo, in qualunque forma o lingua, con riferimento particolare alle rappresentazioni di Mandela nella letteratura e nelle altre discipline umanistiche. Ciò di cui non eravamo del tutto consapevoli quando abbiamo cominciato a lavorare al progetto era che questo sarebbe diventato uno spazio per raccontare una storia in cui molteplici racconti riguardanti Mandela e la “sua” Africa si sarebbero intrecciati e avrebbero preso vita. Mandela è il risultato di questo progetto: una serie di saggi, poesie, riflessioni, che non sono affatto conclusivi (né intendono esserlo) e la cui ratio è spiegata con passione ed eleganza nel contributo iniziale di questa raccolta: le “Returning Images” di Oboe su uno scenario multicolore. ---- We started with this: the idea of gathering a series of interventions on Nelson Mandela’s lifework and contribution to bui lding a better world. Quite meaningfully, the original project was conceived by our guest editor, Annalisa Oboe (University of Padua, Chair of AISCLI - Associazione Italiana di Studi sulle Culture e Letterature in lingua Inglese), and it soon became clear that the thread to be followed was a subtle one: what we wanted to produce was not a commemoration, or a celebration, nor a set of closed - circle, academic analyses of the man who was and is one of the most extraordinary figures of our times. This issue of Altre Modernità had rather to be open to anyone willing to provide a contribution, in whatever form or linguistic code, with particular reference to representations of Mandela in literature and the arts. What we were not fully aware of, when we began, was that our work would provide a space for telling a story where multiple narratives on Mandela and ‘his’ South Africa could be interwoven and come alive. Mandela is the result of this project: a series of essays, poems, reflections, that are by no means con clusive (nor do they mean to be) and whose ratio is passionately and at the same time elegantly explained by the threshold to the present collection: Oboe’s “Returning Images” on a rainbow-colored backdrop
2014
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