Introduzione: Perché un libro sulla gestione delle operations e dei processi? L’operations management (OM) sta cambiando. È sempre stato stimolante, è sempre stato problematico, ma adesso ha acquisito un profilo molto più rilevante. Le ragioni sono molte. L’OM viene considerato più importante. Certo, è sempre stato importante, ma i manager di tutte le funzioni aziendali si stanno rendendo sempre più conto che la gestione delle operations può determinare il successo o l’insuccesso delle loro imprese. Una gestione delle operations efficace può tenere bassi i costi, favorire la crescita dei ricavi, promuovere una corretta allocazione delle risorse finanziarie e, soprattutto, sviluppare le competenze che assicurano un vantaggio competitivo futuro. L’OM può avere un reale impatto strategico. Le operations non sono sempre “operative”. L’attività di operations management ha anche una fondamentale dimensione strategica, e oggi ci si aspetta che svolga un ruolo significativo nell’orientare la direzione strategica, e non solo nell’assecondarla. L’OM è rilevante in tutti i settori dell’economia. Fino a pochi anni fa la gestione delle operations sembrava essere rilevante soprattutto nel settore manifatturiero e in alcune tipologie di servizi di massa. Oggigiorno, i suoi principi si applicano a tutti i tipi di impresa, a tutte le aziende di servizi e di produzione, alle organizzazioni grandi o piccole, pubbliche o private, finalizzate al profitto o non-profit. l L’OM interessa a tutti i manager. Infatti, poiché l’operations management si fonda sull’idea di gestire i processi, e poiché i manager di tutte le funzioni aziendali dedicano gran parte del loro tempo alla gestione dei processi, è chiaro che, in qualche misura, tutti i manager sono operations manager. I principi e le pratiche dell’operations management sono quindi rilevanti per tutti i manager. l L’ambito dell’OM si è ampliato. L’unità di analisi più ovvia dell’operations management è la funzione operations in quanto tale, ossia l’insieme delle risorse che concorrono a progettare e realizzare i prodotti e i servizi. Ma, se si vuole avere l’interesse anche di manager di altre funzioni, l’operations management deve proporsi a un XVIII Introduzione livello più generale nella gestione dei processi. Inoltre, nessuna attività operativa può considerarsi in modo indipendente dai suoi clienti, dai suoi fornitori, dai suoi collaboratori e dai suoi concorrenti. Ogni operations deve considerarsi parte della più ampia rete di fornitura, o supply network. L’operations management deve lavorare considerando tutti e tre i livelli di analisi: il singolo processo, l’attività operativa in sé e la rete di fornitura. Tutto ciò ha delle implicazioni ben precise sia per il modo in cui la gestione delle operations e dei processi viene studiata nei corsi universitari e in quelli aziendali e di formazione postlaurea, sia per il modo in cui viene realizzata nella pratica aziendale. E questo libro è strutturato sostanzialmente sulla base di tale impostazione. Oltre a trattare tutti gli argomenti rilevanti che rendono così attuale la materia, esso pone un’enfasi particolare sui seguenti aspetti: l Principi, cioè le idee fondamentali che spiegano come le operations si comportano, come si possono gestire, e come si possono migliorare. Non sono quindi leggi o prescrizioni immutabili che stabiliscono come si dovrebbero gestire le operations, né sono descrizioni che si limitano a spiegare o a classificare i problemi. l Diagnosi, cioè un approccio che mette in discussione e analizza i driver fondamentali delle prestazioni delle operations. La diagnosi mira a scoprire o a diagnosticare” i trade-off di fondo che le operations devono affrontare e risolvere, e le implicazioni e le conseguenze delle linee d’azione che si potrebbero intraprendere. l Pratica: chiunque abbia esperienza manageriale o studi per prepararsi a intraprendere un percorso professionale, comprende l’importanza dello sviluppo di conoscenze e competenze pratiche, che si possano applicare nella realtà lavorativa. Ciò richiede un approccio, unitamente a schemi di riferimento e tecniche, che si possa adattare per tener conto della complessità e dell’ambiguità delle operations, fornendo, peraltro, utili indicazioni per identificare e implementare possibili soluzioni. Chi dovrebbe usare questo libro? Questo libro intende fornire un’introduzione alla gestione delle operations e dei processi per chiunque intenda comprenderne la natura, i principi e la pratica. Si rivolge principalmente sia a coloro che hanno già qualche esperienza di management (anche se non si presume alcuna precedente conoscenza accademica in quest’area), sia a coloro che stanno studiando per iniziare una carriera nel management. Per esempio: Gli allievi dei corsi universitari di natura aziendale, di ingegneria gestionale ed economia aziendale, che possono trovare nel testo un approccio completo e solido, e talvolta critico, all’argomento. l Gli allievi dei corsi MBA che, grazie alle numerose esemplificazioni pratiche e casi di studio proposti, possono approfondire e consolidare l’esperienza nella gestione delle operations e dei processi. l Gli executive e i manager che, sulla base della struttura diagnostica con cui il libro è organizzato, possono individuare e analizzare il ruolo che l’operations management può svolgere e i contributi che può offrire nella gestione strategica d’impresa. Caratteristiche distintive: - Struttura chiara: Il libro è strutturato su un modello di operations management che distingue ed evidenzia le attività che contribuiscono alla direzione, progettazione, esecuzione e sviluppo delle operations e dei processi. - Sequenza logica diagnostica: Ogni capitolo risponde a una serie di domande, che formano una “sequenza logica diagnostica” per l’argomento. Le domande sono quelle che chiunque può porsi per comprendere lo stato attuale delle proprie operations, o delle operations oggetto di analisi e studio. Le domande forniscono un supporto utile a diagnosticare dove, e come, si può migliorare un’attività operativa. - Utilizzo di esempi e casi: L’operations management è un argomento pratico, e non si può insegnare adeguatamente in modo puramente teorico. Per questo, ogni capitolo inizia presentando esempi, tratti dalla vita reale delle organizzazioni, che illustrano come l’argomento viene effettivamente trattato nella pratica aziendale. -Principi delle operations: Tutte le volte che un’idea fondamentale per la gestione delle operations e dei processi viene descritta nel testo, a margine ne viene proposta una breve sintesi. Questo accorgimento contribuisce a evidenziare i passaggi essenziali. -Prospettiva critica: Non sempre tutti sono d’accordo sull’approccio più valido con cui affrontare i vari argomenti e problemi che si presentano. Ecco perché, alla fine di ciascun capitolo, è inserita una “prospettiva critica”, che riporta alcune opinioni alternative a quelle espresse nel testo. Non necessariamente rappresentano la nostra opinione, ma meritano di essere segnalate e prese seriamente in esame.- Checklist riassuntive: Ogni capitolo viene riassunto attraverso una checklist di domande. Le checklist includono le domande fondamentali che chiunque dovrebbe porsi se vuole capire come funzionano le operations che sta analizzando. In questa prospettiva, le checklist possono anche funzionare da stimolo per il miglioramento delle operations e dei processi. -Casi di studio: Ogni capitolo include un caso di studio, riferito a situazioni reali o realistiche, che richiedono analisi e decisioni. Le descrizioni hanno contenuti sufficienti per farne dei veri e propri casi didattici da utilizzare in aula, ma sono, al tempo stesso, abbastanza sintetiche da fungere da ulteriori esemplificazioni per un lettore meno formale. -Applicare i principi: Alla fine di ciascun capitolo vengono presentati problemi, brevi esercizi e attività che consentono di mettere alla prova la comprensione dei principi illustrati nel capitolo.- Note e approfondimenti: Questa sezione presenta un breve elenco di letture per approfondire gli argomenti trattati nel capitolo o per documentarsi su alcuni importanti problemi correlati. Crediti: L’edizione italiana del libro è stata progettata e realizzata congiuntamente da Pamela Danese, Pietro Romano e Andrea Vinelli. Per quanto riguarda la stesura del volume, a Pamela Danese vanno attribuiti i capitoli 3, 5, 10 e 12, a Pietro Romano i capitoli 6, 7, 9, 13 e 14 e ad Andrea Vinelli i capitoli 1, 2, 4, 8 e 11.
Gestione delle Operations e dei Processi
DANESE, PAMELA;VINELLI, ANDREA
2013
Abstract
Introduzione: Perché un libro sulla gestione delle operations e dei processi? L’operations management (OM) sta cambiando. È sempre stato stimolante, è sempre stato problematico, ma adesso ha acquisito un profilo molto più rilevante. Le ragioni sono molte. L’OM viene considerato più importante. Certo, è sempre stato importante, ma i manager di tutte le funzioni aziendali si stanno rendendo sempre più conto che la gestione delle operations può determinare il successo o l’insuccesso delle loro imprese. Una gestione delle operations efficace può tenere bassi i costi, favorire la crescita dei ricavi, promuovere una corretta allocazione delle risorse finanziarie e, soprattutto, sviluppare le competenze che assicurano un vantaggio competitivo futuro. L’OM può avere un reale impatto strategico. Le operations non sono sempre “operative”. L’attività di operations management ha anche una fondamentale dimensione strategica, e oggi ci si aspetta che svolga un ruolo significativo nell’orientare la direzione strategica, e non solo nell’assecondarla. L’OM è rilevante in tutti i settori dell’economia. Fino a pochi anni fa la gestione delle operations sembrava essere rilevante soprattutto nel settore manifatturiero e in alcune tipologie di servizi di massa. Oggigiorno, i suoi principi si applicano a tutti i tipi di impresa, a tutte le aziende di servizi e di produzione, alle organizzazioni grandi o piccole, pubbliche o private, finalizzate al profitto o non-profit. l L’OM interessa a tutti i manager. Infatti, poiché l’operations management si fonda sull’idea di gestire i processi, e poiché i manager di tutte le funzioni aziendali dedicano gran parte del loro tempo alla gestione dei processi, è chiaro che, in qualche misura, tutti i manager sono operations manager. I principi e le pratiche dell’operations management sono quindi rilevanti per tutti i manager. l L’ambito dell’OM si è ampliato. L’unità di analisi più ovvia dell’operations management è la funzione operations in quanto tale, ossia l’insieme delle risorse che concorrono a progettare e realizzare i prodotti e i servizi. Ma, se si vuole avere l’interesse anche di manager di altre funzioni, l’operations management deve proporsi a un XVIII Introduzione livello più generale nella gestione dei processi. Inoltre, nessuna attività operativa può considerarsi in modo indipendente dai suoi clienti, dai suoi fornitori, dai suoi collaboratori e dai suoi concorrenti. Ogni operations deve considerarsi parte della più ampia rete di fornitura, o supply network. L’operations management deve lavorare considerando tutti e tre i livelli di analisi: il singolo processo, l’attività operativa in sé e la rete di fornitura. Tutto ciò ha delle implicazioni ben precise sia per il modo in cui la gestione delle operations e dei processi viene studiata nei corsi universitari e in quelli aziendali e di formazione postlaurea, sia per il modo in cui viene realizzata nella pratica aziendale. E questo libro è strutturato sostanzialmente sulla base di tale impostazione. Oltre a trattare tutti gli argomenti rilevanti che rendono così attuale la materia, esso pone un’enfasi particolare sui seguenti aspetti: l Principi, cioè le idee fondamentali che spiegano come le operations si comportano, come si possono gestire, e come si possono migliorare. Non sono quindi leggi o prescrizioni immutabili che stabiliscono come si dovrebbero gestire le operations, né sono descrizioni che si limitano a spiegare o a classificare i problemi. l Diagnosi, cioè un approccio che mette in discussione e analizza i driver fondamentali delle prestazioni delle operations. La diagnosi mira a scoprire o a diagnosticare” i trade-off di fondo che le operations devono affrontare e risolvere, e le implicazioni e le conseguenze delle linee d’azione che si potrebbero intraprendere. l Pratica: chiunque abbia esperienza manageriale o studi per prepararsi a intraprendere un percorso professionale, comprende l’importanza dello sviluppo di conoscenze e competenze pratiche, che si possano applicare nella realtà lavorativa. Ciò richiede un approccio, unitamente a schemi di riferimento e tecniche, che si possa adattare per tener conto della complessità e dell’ambiguità delle operations, fornendo, peraltro, utili indicazioni per identificare e implementare possibili soluzioni. Chi dovrebbe usare questo libro? Questo libro intende fornire un’introduzione alla gestione delle operations e dei processi per chiunque intenda comprenderne la natura, i principi e la pratica. Si rivolge principalmente sia a coloro che hanno già qualche esperienza di management (anche se non si presume alcuna precedente conoscenza accademica in quest’area), sia a coloro che stanno studiando per iniziare una carriera nel management. Per esempio: Gli allievi dei corsi universitari di natura aziendale, di ingegneria gestionale ed economia aziendale, che possono trovare nel testo un approccio completo e solido, e talvolta critico, all’argomento. l Gli allievi dei corsi MBA che, grazie alle numerose esemplificazioni pratiche e casi di studio proposti, possono approfondire e consolidare l’esperienza nella gestione delle operations e dei processi. l Gli executive e i manager che, sulla base della struttura diagnostica con cui il libro è organizzato, possono individuare e analizzare il ruolo che l’operations management può svolgere e i contributi che può offrire nella gestione strategica d’impresa. Caratteristiche distintive: - Struttura chiara: Il libro è strutturato su un modello di operations management che distingue ed evidenzia le attività che contribuiscono alla direzione, progettazione, esecuzione e sviluppo delle operations e dei processi. - Sequenza logica diagnostica: Ogni capitolo risponde a una serie di domande, che formano una “sequenza logica diagnostica” per l’argomento. Le domande sono quelle che chiunque può porsi per comprendere lo stato attuale delle proprie operations, o delle operations oggetto di analisi e studio. Le domande forniscono un supporto utile a diagnosticare dove, e come, si può migliorare un’attività operativa. - Utilizzo di esempi e casi: L’operations management è un argomento pratico, e non si può insegnare adeguatamente in modo puramente teorico. Per questo, ogni capitolo inizia presentando esempi, tratti dalla vita reale delle organizzazioni, che illustrano come l’argomento viene effettivamente trattato nella pratica aziendale. -Principi delle operations: Tutte le volte che un’idea fondamentale per la gestione delle operations e dei processi viene descritta nel testo, a margine ne viene proposta una breve sintesi. Questo accorgimento contribuisce a evidenziare i passaggi essenziali. -Prospettiva critica: Non sempre tutti sono d’accordo sull’approccio più valido con cui affrontare i vari argomenti e problemi che si presentano. Ecco perché, alla fine di ciascun capitolo, è inserita una “prospettiva critica”, che riporta alcune opinioni alternative a quelle espresse nel testo. Non necessariamente rappresentano la nostra opinione, ma meritano di essere segnalate e prese seriamente in esame.- Checklist riassuntive: Ogni capitolo viene riassunto attraverso una checklist di domande. Le checklist includono le domande fondamentali che chiunque dovrebbe porsi se vuole capire come funzionano le operations che sta analizzando. In questa prospettiva, le checklist possono anche funzionare da stimolo per il miglioramento delle operations e dei processi. -Casi di studio: Ogni capitolo include un caso di studio, riferito a situazioni reali o realistiche, che richiedono analisi e decisioni. Le descrizioni hanno contenuti sufficienti per farne dei veri e propri casi didattici da utilizzare in aula, ma sono, al tempo stesso, abbastanza sintetiche da fungere da ulteriori esemplificazioni per un lettore meno formale. -Applicare i principi: Alla fine di ciascun capitolo vengono presentati problemi, brevi esercizi e attività che consentono di mettere alla prova la comprensione dei principi illustrati nel capitolo.- Note e approfondimenti: Questa sezione presenta un breve elenco di letture per approfondire gli argomenti trattati nel capitolo o per documentarsi su alcuni importanti problemi correlati. Crediti: L’edizione italiana del libro è stata progettata e realizzata congiuntamente da Pamela Danese, Pietro Romano e Andrea Vinelli. Per quanto riguarda la stesura del volume, a Pamela Danese vanno attribuiti i capitoli 3, 5, 10 e 12, a Pietro Romano i capitoli 6, 7, 9, 13 e 14 e ad Andrea Vinelli i capitoli 1, 2, 4, 8 e 11.Pubblicazioni consigliate
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