Il volume analizza, secondo una chiave di lettura interdisciplinare, le varie modalità con cui la società ha operato una strategia di esclusione sociale rispetto a forme di vita considerate “eccedenti”, “devianti” e “fuori luogo”. Il libro si apre con il tema dell’ospedale psichiatrico, attraverso cui si ripercorrono le tappe dell’istituzione manicomiale. Segue il tema dei campi di internamento, declinato con un’ottica non usuale, quella della spacial social psychology, che coniuga la rielaborazione critica dei concetti di città e di “campo”. Vengono quindi presentati due saggi che affrontano argomenti centrali per la governance delle società contemporanee: il primo incentrato sul carcere, il “carcere mondo” e l’analisi dello stato penale che si va sostituendo allo stato sociale, uno scenario nel quale gli istituti penitenziari producono sofferenza per gli internati e racchiudono le paure sociali dei cittadini; e il secondo sui migranti, portatori di uno stigma che li segna per generazioni e passibili di essere recintati a livello materiale e simbolico.
Esistenze recintate
ZAMPERINI, ADRIANO;
2012
Abstract
Il volume analizza, secondo una chiave di lettura interdisciplinare, le varie modalità con cui la società ha operato una strategia di esclusione sociale rispetto a forme di vita considerate “eccedenti”, “devianti” e “fuori luogo”. Il libro si apre con il tema dell’ospedale psichiatrico, attraverso cui si ripercorrono le tappe dell’istituzione manicomiale. Segue il tema dei campi di internamento, declinato con un’ottica non usuale, quella della spacial social psychology, che coniuga la rielaborazione critica dei concetti di città e di “campo”. Vengono quindi presentati due saggi che affrontano argomenti centrali per la governance delle società contemporanee: il primo incentrato sul carcere, il “carcere mondo” e l’analisi dello stato penale che si va sostituendo allo stato sociale, uno scenario nel quale gli istituti penitenziari producono sofferenza per gli internati e racchiudono le paure sociali dei cittadini; e il secondo sui migranti, portatori di uno stigma che li segna per generazioni e passibili di essere recintati a livello materiale e simbolico.Pubblicazioni consigliate
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