Ci si interroga sul ruolo della riflessione pedagogica nel mettere a fuoco il complesso rapporto tra educazione e politica, specialmente in un tempo in cui all'emergenza educativa fa riscontro una non meno grave emergenza politica. Ci si concentra in particolare sul confronto tra alcuni paradigmi pedagogici di grandi maestri che hanno operato negli anni centrali del XX secolo. Si tratta di un periodo in cui la nostra civiltà è stata attraversata da sfide politiche di portata epocale. Negli stessi anni assistiamo alla fondazione di una pedagogia accademica in Italia, per cui il confronto tra questi "testimoni" significativi risulta particolarmente proficuo sul piano euristico. Sono stati presi in esame: Dewey, Banfi, Bertin, Bertolini, Maritain, Agazzi, Nosengo e Corallo. In conclusione si cerca di trarre un bilancio speculativo che metta in luce il cuore dell'intuzione pedagogica di questi grandi maestri, in cui prospettive antropologiche tra loro differenti, ma convergenti sul valore autentico dell'umano in quanto tale, si incontrano in una forte "passione educativa" che dà forma ad altrettanto forti passioni politiche, tendenti a ricostruire le macerie materiali e morali di un mondo particolarmente travagliato.
Educazione e politica. Paradigmi pedagogici a confronto
PORCARELLI, ANDREA
2012
Abstract
Ci si interroga sul ruolo della riflessione pedagogica nel mettere a fuoco il complesso rapporto tra educazione e politica, specialmente in un tempo in cui all'emergenza educativa fa riscontro una non meno grave emergenza politica. Ci si concentra in particolare sul confronto tra alcuni paradigmi pedagogici di grandi maestri che hanno operato negli anni centrali del XX secolo. Si tratta di un periodo in cui la nostra civiltà è stata attraversata da sfide politiche di portata epocale. Negli stessi anni assistiamo alla fondazione di una pedagogia accademica in Italia, per cui il confronto tra questi "testimoni" significativi risulta particolarmente proficuo sul piano euristico. Sono stati presi in esame: Dewey, Banfi, Bertin, Bertolini, Maritain, Agazzi, Nosengo e Corallo. In conclusione si cerca di trarre un bilancio speculativo che metta in luce il cuore dell'intuzione pedagogica di questi grandi maestri, in cui prospettive antropologiche tra loro differenti, ma convergenti sul valore autentico dell'umano in quanto tale, si incontrano in una forte "passione educativa" che dà forma ad altrettanto forti passioni politiche, tendenti a ricostruire le macerie materiali e morali di un mondo particolarmente travagliato.Pubblicazioni consigliate
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