La prima parte della monografia propone un'interpretazione dell'antropologia matrimoniale, basando sul diritto naturale l’analisi dell’essenza della relazione interpersonale coniugale, e lì collocandovi l’ordinazione al bene dei coniugi, sia quale essenza dell’atto oblativo (amor benevolentiae) di donazione interpersonale nel momento dello scambio consensuale, sia quale ordinazione naturale al fine del bene reciproco (bonum perficiendi coniuges). La seconda parte del lavoro è il primo diffuso commento alla prima giurisprudenza rotale (ancora inedita) inerente all'esclusione del bene dei coniugi. La terza parte della monografia concettualizza ed approfondisce in senso personalista le diverse fattispecie affrontate dalla giurisprudenza in tema di simulazione del bonum coniugum, portandole ad evoluzione, e mostrando tangenze storiche con altri capi di nullità, quali la simulazione totale, l'impotenza, l'incapacità, ovvero con la dimensione dei fini olim secondari del mutuum adiutorium e del remedium concupiscentiae. E’ proposta infine un'interpretazione evolutiva della prova, che nella predetta simulazione vede difficoltosa applicazione del concetto di positivo atto escludente, ed invece più facile utilizzo delle presunzioni e del concetto di simulazione oggettiva, ovvero implicita.

La simulazione del «bonum coniugum». Alla luce della giurisprudenza rotale

BERTOLINI, GIACOMO
2012

Abstract

La prima parte della monografia propone un'interpretazione dell'antropologia matrimoniale, basando sul diritto naturale l’analisi dell’essenza della relazione interpersonale coniugale, e lì collocandovi l’ordinazione al bene dei coniugi, sia quale essenza dell’atto oblativo (amor benevolentiae) di donazione interpersonale nel momento dello scambio consensuale, sia quale ordinazione naturale al fine del bene reciproco (bonum perficiendi coniuges). La seconda parte del lavoro è il primo diffuso commento alla prima giurisprudenza rotale (ancora inedita) inerente all'esclusione del bene dei coniugi. La terza parte della monografia concettualizza ed approfondisce in senso personalista le diverse fattispecie affrontate dalla giurisprudenza in tema di simulazione del bonum coniugum, portandole ad evoluzione, e mostrando tangenze storiche con altri capi di nullità, quali la simulazione totale, l'impotenza, l'incapacità, ovvero con la dimensione dei fini olim secondari del mutuum adiutorium e del remedium concupiscentiae. E’ proposta infine un'interpretazione evolutiva della prova, che nella predetta simulazione vede difficoltosa applicazione del concetto di positivo atto escludente, ed invece più facile utilizzo delle presunzioni e del concetto di simulazione oggettiva, ovvero implicita.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/2527861
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